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Da: Regione Emilia Romagna

L’accordo avrà durata quinquennale. La quantità annuale complessiva massima resta invariata a quota 60mila tonnellate, tra materiale di recupero – in gran parte – e smaltimento. Aumenta la quota destinata al riciclo, semplificate le procedure burocratiche

Bologna – Rinnovato l’accordo di collaborazione tra Regione Emilia-Romagna e Repubblica di San Marino in materia di ambiente e rifiuti. L’intesa, che ha durata quinquennale, è stata siglata a Bologna dall’assessore regionale alle Politiche ambientali, Paola Gazzolo, e dal Segretario di Stato al Territorio, all’Ambiente e al Turismo della Repubblica di San Marino, Augusto Michelotti.

In base all’accordo la Regione Emilia-Romagna acconsente al trattamento di una quota predefinita di rifiuti sanmarinesi, in continuità con l’esperienza precedente, ma con alcune novità importanti. Nello specifico la quantità annuale complessiva massima di rifiuti trattati, circa 60mila tonnellate, resta invariata e sarà distinta fra recupero – la maggior parte – e smaltimento, e articolata secondo le tipologie previste dalle norme europee. Di particolare rilievo l’aumento della quota destinata al recupero e riciclo e la semplificazione delle procedure, a tutto vantaggio dell’efficacia della collaborazione.

“Con la firma dell’intesa- sottolinea l’assessore Gazzolo- rinnoviamo un’azione di solidarietà e di collaborazione con San Marino nel segno della cooperazione istituzionale e in linea con le migliori esperienze di governo, per dare sempre più valore a territori che hanno in comune una grande qualità dell’ambiente e del paesaggio”.

“Esprimo grande soddisfazione- ha rimarcato Michelotti-per la riconferma della sinergia con tra la Repubblica di San Marino e la Regione Emilia- Romagna in materia di ambiente e rifiuti; due territori che, su tali tematiche, continuano a condividere strategie e obiettivi”.

L’accordo si ispira ai principi dell’economia circolare e con esso San Marino promuove alcune innovazioni in tema di monitoraggi, azioni ambientali integrative, e relazioni che accompagneranno le azioni concordate.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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