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Da Organizzatori

Il 21 Agosto dalle 21 AMBRAMARIE si esibirà in concerto al PUEDES. La cantante ha partecipato come concorrente solista alla seconda edizione di X Factor, nel 2008 e, una volta uscita dal programma, ha iniziato a lavorare al suo primo album e, parallelamente, inizia la sua intensa esperienza live. Il 26 novembre 2012 esce il suo primo disco “3anni2mesi7giorni”, registrato con il produttore artistico Alessandro Paolucci (Prozac+, Vanilla Sky, Baustelle) e il 2 dicembre 2016 esce il suo secondo album “Bruciava Tutto”, anticipato dal singolo “Diversa”.
Sin dalla prima serata però il PUEDES sarà animato dagli APERITALK, oggi la comunità ricorderà l’amico TAR con il suo motto “Ferrara non è una città razzista” in collaborazione con ER.go.
Ci sarà anche una testimonianza di buona integrazione socio culturale che avviene nella nostra città: sarà Bruno Bruxtar a portarla.
Bruno Bruxtar è uno studente togolese al II° anno del Corso di laurea magistrale in Economia che sin dal primo anno dei suoi studi universitari a Ferrara ha conciliato il suo percorso formativo presso il nostro ateneo con l’attività professionistica di danzatore nel gruppo di danza tradizionale africana “Africa Racine” ormai ben conosciuto in città, di cui è la guida e il coreografo.
In questo particolare caso , non solo gli studenti africani, venendo a studiare a Ferrara per circa 5 anni, hanno conosciuto la nostra cultura ma –loro stessi- hanno dato l’opportunità a noi ferraresi di conoscere la loro. Per questo motivo questa è una testimonianza di vera integrazione.
A supportare lo studio presso il nostro ateneo di diversi studenti internazionali come Bruno Bruxtar, concorre significativamente ER.Go che è l’azienda Regionale per il diritto agli studi Superiori. Er.Go eroga borse di studio, servizi di ristorazione, e mette a disposizione alloggi presso le proprie residenze universitarie.

Oltre a ciò organizza diverse iniziative volte a rendere più piacevole lo studio a Ferrara come il Festival dei talenti (in cui tutti gli studenti che lo vogliono fare si possono esibire cantando suonando o danzando) e le feste di accoglienza suo percorso formativo presso il nostro ateneo con l’attività professionistica di danzatore nel gruppo di danza tradizionale africana “Africa Racine” ormai ben conosciuto in città, di cui è la guida e il coreografo.
In questo particolare caso , non solo gli studenti africani, venendo a studiare a Ferrara per circa 5 anni, hanno conosciuto la nostra cultura ma –loro stessi- hanno dato l’opportunità a noi ferraresi di conoscere la loro. Per questo motivo questa è una testimonianza di vera integrazione.
A supportare lo studio presso il nostro ateneo di diversi studenti internazionali come Bruno Bruxtar, concorre significativamente ER.Go che è l’azienda Regionale per il diritto agli studi Superiori. Er.Go eroga borse di studio, servizi di ristorazione, e mette a disposizione alloggi presso le proprie residenze universitarie.

Oltre a ciò organizza diverse iniziative volte a rendere più piacevole lo studio a Ferrara come il Festival dei talenti (in cui tutti gli studenti che lo vogliono fare si possono esibire cantando suonando o danzando) e le feste di accoglienza delle matricole che si svolgono all’inizio di ogni anno accademico.
Vi aspettiamo al sottomura dalle 19 per l’aperitivo e dalle 20 per una gustosissima cena ai nostri stand.

Recapiti: 393 9638808

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
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