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Da: Ufficio Stampa Ascom Ferrara

In vista delle prossime elezioni comunali a Bondeno, Ascom Bondeno, si rivolge ai candidati delle liste in corsa, ponendo l’attenzione su quattro proposte finalizzate alla tutela e allo sviluppo dei settori del Commercio, Turismo e Servizi.  “Riteniamo che tra le priorità dei programmi elettorali ci debbano essere la salvaguardia delle attività di vicinato, nel centro storico e nelle frazioni matildee – auspica Marco Amelio, presidente Ascom Bondeno  che prosegue – elementi che costituiscono una parte significativa del tessuto economico, messo in ulteriore difficoltà dalle conseguenze dell’emergenza sanitaria. Questo periodo, complesso e non  ancora concluso, ha messo in luce l’importanza che le imprese di prossimità hanno anche da un punto di vista sociale. Un valore assoluto la cui presenza rende viva e vitale una comunità”.

1. Attrattività urbana
Pavimentazione pedonale, illuminazione pubblica e arredo urbano, in perfetta efficienza: è importante mantenere alta l’attrattività e la sicurezza nelle aree vocate commercialmente in modo da favorire l’afflusso di consumatori e la propensione all’apertura di nuovi esercizi.

2. Promuovere e Sviluppare le attività di vicinato
Il commercio di vicinato tiene viva una città e svolge un servizio sociale per tutti i cittadini che necessitano del “negozio sotto casa” oltre a dare Sicurezza al Territorio. E’ dunque un valore, indiscutibile, che deve essere tutelato. Sempre più spesso le grandi superfici di vendita tendono a minare questo valore favorendo, altresì, la desertificazione dei centri storici. Riteniamo che la città di Bondeno oltre a essere fortemente influenzata dalla vicina città di Ferrara  in termini di GDO non abbia bisogno nel prossimo futuro  di altri spazi commerciali di media/grande superficie.  In termini di strumenti è necessario lavorare per sostenere e promuovere le attività di vicinato con una fiscalità leggera dedicata e promuovere le stesse attraverso un portale internet specifico  e sui profili Social delle imprese.

3. Valorizzazione del Centro Storico e delle sue frazioni
Le Piazze di Bondeno, le sue vie commerciali e le sue frazioni costituiscono  uno strumento fondamentale per lo sviluppo del comparto economico e sociale Questi contesti devono  quindi essere sorretti sia da un punto di vista economico, politico ed organizzativo. Fra le priorità di un’Amministrazione, sensibile nelle piccole imprese di prossimità  identificare il Centro Storico e le sue Frazioni  come un centro commerciale naturale favorendo la sua affermazione con eventi mirati ed iniziative coordinate tra loro.

4. Priorità di ascolto delle problematiche e delle proposte dei commercianti
Il commercio, il turismo ed i servizi sono mutati ed in continua evoluzione. Un processo ulteriormente accelerato dal lungo periodo di lockdown, che ha ulteriormente modificato il mercato.  Anche per questi motivi, riteniamo che Ascom, la più rappresentativa del territorio per i settori di propria competenza –  Commercio, Turismo e Servizi –  debba essere l’interlocutore quotidiano dell’ Amministrazione per comprendere in modo completo le problematiche e le proposte degli operatori.

“Proposte che ci auguriamo possano trovare una sensibile attenzione dai prossimi amministratori. Ciò in un’ottica di proficua collaborazione futura” conclude il presidente Amelio. 

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ASCOM FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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