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da: ufficio stampa A.N.B.I.

Forte incremento nelle richieste di missione in Italia

Risparmiare annualmente almeno 500 milioni di metri cubi d’acqua: è questo l’obbiettivo dichiarato anche in sede internazionale dall’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni (A.N.B.I.) per il sistema irriguo Irriframe attualmente attivo in 60 Consorzi operanti su quasi il 50% della superficie irrigua nazionale (Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Abruzzo, Puglia, Basilicata, Calabria, Sardegna).

L’annuncio è stato dato a Marsiglia, in Francia, durante il Forum sull’acqua, organizzato dalla Regione Paca, presenti i rappresentanti dei Paesi euromediterranei, interessati ad una virtuosa gestione della risorsa idrica.

Ampio è stato l’interesse suscitato dal software italiano che, attraverso la combinazione di più parametri, offre il miglior consiglio irriguo all’agricoltore, permettendo un risparmio fino al 25% nel fabbisogno d’acqua (nel 2014 sono stati calcolati oltre 150.000 bilanci idrici, interessanti circa 9.000 appezzamenti di terreno ed inviati più di 30.000 sms di consiglio irriguo agli agricoltori); ne sono conseguenza le numerose richieste di missioni straniere per verificare l’applicabilità di tale tecnologia “made in Italy” in altre zone del Pianeta.

Il sistema Irriframe, che sarà tra i protagonisti di Expo 2015, è stato molto apprezzato anche dalle associazioni ecologiste presenti, perché risponde ad esigenze ambientali (preleva una quota di risorsa sostenibile e mirata a raggiungere un equilibrio ambientale tra apporti naturali ed impieghi), produttive (crea valore aggiunto alla filiera acqua, massimizzando il reddito dell’agricoltore e liberando risorse crescenti per l’impiego nei settori industriale e civile), etiche (armonizza l’irrigazione con altre pratiche colturali per fornire prodotti agricoli sempre più sani e con ridotto impiego di antiparassitari, diserbanti, concimi).

L’impegno green dei Consorzi di bonifica italiani – commenta Anna Chiumeo, Direttore dell’Unione Regionale Bonifiche Puglia, che ha rappresentato l’ANBI al Forum di Marsiglia – è attivo anche nel campo delle energie rinnovabili attraverso l’annuale produzione idroelettrica di oltre 380 milioni di kilowattora, cui aggiungerne altri 2 milioni circa derivanti dal fotovoltaico. Non solo: sono in atto in alcuni Consorzi di bonifica, di cui uno pugliese, sperimentazioni sull’uso di materiale boschivo e fogliame, in particolare di ulivi e viti, per trasformarlo in “pellet“ o per adoperarlo nel riscaldamento di edifici pubblici. Tutto questo impegno – conclude la rappresentante A.N.B.I. – porta alla conservazione della risorsa acqua ed alla   riduzione dell’inquinamento, garantendo sviluppo economico e sociale.”

 

 

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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