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Da Organizzatori

Una gustosa ed esotica novità attende i gourmet alla Sagra dell’Anguilla. Ogni sabato e domenica fino al 15 ottobre allo Stand Gastronomico di Argine Fattibello, oltre a tanti piatti della cucina locale si può degustare “Una Don”, tipica ricetta giapponese a base di anguilla e riso. Che verrà preparata dai ragazzi dell’istituto alberghiero “Remo Brindisi” di Lido degli Estensi. Un motivo in più per visitare la ‘piccola Venezia delle Valli’ e la grande kermesse dedicata alla regina gastronomica del Delta del Po. Ampia ed articolatissima, anche per il secondo week end, è infatti la proposta di escursioni e laboratori, degustazioni ed attività per i più piccoli, mostre e mercatini. A partire dal fittissimo calendario di passeggiate ed itinerari guidati fra le quali spiccano le escursioni in Salina, la “Pedalata Gourmet” ed i tour gratuiti con Padre Gian Pio al Santuario di Santa Maria in Aula Regia. Nel pomeriggio, oltre al tour alla “Finestra dei Fenicotteri”, da non perdere, alle 16,30, la passeggiata guidata con Luciano Boccaccini fra aneddoti, curiosità, storia e leggende di Comacchio. E ancora, nel palinsesto di domenica, i tanti itinerari che alternano barca e bicicletta, i tour guidati in canoa nelle valli, le ciclopasseggiate fino alla vecchia Salina ed ‘transfer’ in barca dal centro storico a Stazione Foce, oltre alla “Pedalata degli Antichi Mestieri e Tradizioni Comacchiesi”. Per quanto riguarda laboratori e degustazioni, appuntamento – a Stazione Foce alle 9,30 ed alle 10,30 alla Manifattura dei Marinati – con la dimostrazioni guidata di cattura e spiedatura dell’anguilla. Da mezzogiorno, aprono invece la “Risotteria del Delta” nel Cortile di Palazzo Bellini ed in via Agatopisto la “MaxiVongolata” con il ‘padellone’ della Pro Loco di Goro. Ancora nel Cortile di palazzo Bellini, sabato e domenica grandi e piccini possono – gratuitamente ed in totale sicurezza – camminare sospesi in aria divertendosi fra liane, ponti tibetani, cavi, reti e passerelle. Mentre, alle 17,30, l’appuntamento è con la musica del “Tiziana Saporita Duo” (Tiziana Saporita, voce ed Antonio Nasone, chitarra) e alle 18 con il vernissage del libro fotografico di Luigi Tazzari (Lgn Editore) “Valli di Comacchio”. Domenica alle 16 sarà invece presentata la pagina web/sito “Discover Comacchio” realizzata dai ragazzi dell’istituto comprensivo di Comacchio. Ancora domenica, prima delle gare dei vulicepi, alle 16 in piazzetta Trepponti la compagnia teatrale “Al Batal” proporrà la rappresentazione in dialetto locale “Fiocine e Anguille”. Infine, per gli appassionati di mostre e mercatini, accanto alle immancabili e coloratissime bancarelle di alimentari, artigianato, manufatti artistici, cose d’altri tempi, opere dell’ingegno, articoli da collezione e curiosità che, per l’intero week end, ‘invaderanno’ strade e piazze di un po’ tutto il centro storico, da vedere l’esposizione di cartoline d’epoca dell’isola di Cherso (Croazia) – città gemellata con Comacchio – allestita fino al 15 ottobre nelle sale espositive di Palazzo Bellini e, nella Chiesa di San Pietro in via Agatopisto (di fianco al Museo del Delta Antico), la mostra “Nulla è per caso”, organizzata da Pro Loco, Azione Cattolica e Parrocchie Duomo-Rosario e dedicata alla figura di Laura Vincenzi.

Il programma completo ed aggiornato della Sagra dell’Anguilla 2017 è consultabile sul sito www.sagradellanguilla.it

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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