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Da Organizzatori

L’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Delta del Po Emilia Romagna ed il Parco Regionale delta del Po del Veneto, accogliendo la proposta del Gruppo di Coordinamento della Riserva della Biosfera Delta del Po MAB Unesco, hanno conferito ad Antonello Venditti la nomina di Ambasciatore della Riserva della Biosfera Delta Po MAB Unesco.
La proclamazione verrà ufficializzata da parte di Philippe Pypaert, rappresentante del programma MAB UNESCO, all’artista romano, giovedì 1 giugno 2017, alle ore 12.00 alla Manifattura dei Marinati, a Comacchio (Fe).
Antonello Venditti sarà poi presente all’edizione 2017 del Comacchio Beach Festival (Venerdi 2 e sabato 3 giugno), dedicata alla Sostenibilità, uno straordinario evento gratuito e aperto a tutti, sulla spiaggia libera di Porto Garibaldi, tra musica, video, cultura e natura, che si connota già tra le più importanti manifestazioni della prossima estate italiana.
Questo progetto culturale anticipa e si fa portavoce dei valori del MAB UNESCO, che per la prima volta, con un grande evento a settembre 2017, proprio nei due Parchi del Delta del Po Emilia-Romagna e Veneto, in occasione dello Youth Forum, chiamerà a sé migliaia di giovani da tutto il mondo.
L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO),ha assegnato nel 2015 al Delta del Po la qualifica internazionale di Riserva della Biosfera per la conservazione e la protezione dell’ambiente all’interno del Programma sull’Uomo e la biosfera – MAB (Man and Biosphere).
Venerdì 2 giugno, sarà proprio Antonello Venditti ad aprire il Festival con uno dei pochissimi
concerti che quest’anno terrà in Italia. Sabato 3 giugno invece sarà una giornata non-stop, con tanti e diversi protagonisti. Grandi artisti come Paola Turci, Mario Venuti, Sergio Sylvestre, Giovanni Caccamo e Deborah Iurato, ma anche giovani talenti come Alice Paba, Andrea D’Alessio, Bouchra,Eva, Lelio Morra, Matthew Lee si esibiranno, uno dopo l’altro, per una serata in cui suoni e voci, festeggeranno assieme la natura e la cultura, in nome della sostenibilità.
Questo concentrato di arte e musica, aperto a tutti, sarà condotto dall’attore Paolo Ruffini che, accompagnato dalle performer Giulia Sola e Beatrice Baldaccini, coinvolgerà il
pubblico con il suo carisma e la sua straordinaria ironia.
Comacchio e il suo Delta saranno inoltre, in quei giorni, lo scenario naturale dove, per Capolavori
Immaginati, si gireranno quelli che saranno i videoclip ufficiali di due canzoni evergreen (“Notte prima degli esami” di Antonello Venditti e “Com’è profondo il mare” di Lucio Dalla) decisi e approvati da Sony Music Entertainment Italy.
L’assegnazione di questa prestigiosa nomina ad Antonello Venditti e il grande evento del Comacchio Beach Festival 2017 (prodotto e organizzato da Daimon film srl con il supporto di Radio di Radio Bruno come media partner) sono parte di una kermesse che unisce così molti aspetti culturali e di aggregazione, che connettono le nuove generazioni a quelle precedenti, dove impegno, divertimento e scambio saranno il filo conduttore tra queste tre straordinarie giornate e l’importante appuntamento dello Youth Forum del MAB UNESCO di settembre.

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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