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Monica Calamai, direttrice Generale dell’azienda USL di Ferrara, ha presentato questa mattina alla stampa locale il nuovo direttore di Medicina del lavoro e sicurezza ambienti di lavoro SPSAL, Unità Operativa che afferisce al Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda USL di Ferrara, nomina che sarà effettiva da Giovedì 1 Aprile 2021. Presenti in occasione della presentazione del Dott. Romanelli, Giuseppe Cosenza direttore del dipartimento di sanità Pubblica e Emanuele Ciotti direttore sanitario.

Monica Calamai, direttore generale ha aperto la conferenza stampa ricordando che: “siamo qui a presentare il nuovo direttore della Unità Operativa di Medicina del lavoro e sicurezza ambienti di lavoro, che prende servizio da domani, 1° aprile. Occuperà il ruolo di direttore di una struttura strategica all’interno della nostra Sanità Pubblica. Persona di grande esperienza nell’ambito di questo contesto, viene da Reggio Emilia, dove ha ricoperto fino ad oggi il ruolo di dirigente nelle sedi del Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro (SPSAL) di Reggio Emilia e Montecchio Emilia”.

Giuseppe Cosenza direttore del dipartimento Sanità Pubblica ha evidenziato che “la medicina del lavoro è un settore estremamente importante, per la sanità pubblica, in particolar modo per i settori lavorativi presenti sul nostro territorio, come può essere il Polo Chimico della città di Ferrara. Per tutte le attività che interessano il territorio, ci sarà una stretta collaborazione e sinergia con tutti gli altri settori del dipartimento di sanità pubblica. Auguro al mio collega tutti gli auguri per il suo nuovo lavoro.”

Antonio Romanelli, nel ringraziare la direzione generale e il dott. Cosenza per la fiducia mostrata nei suoi confronti ha voluto ricordare che “viviamo in un momento in cui siamo tutti più fragili. il nostro compito è quello di dare supporto ai lavoratori in base alla normativa presente. Su questo territorio nonostante le eccellenze che vi sono, ci sarà sicuramente del lavoro da fare soprattutto a tutela dei più fragili e per il rispetto del genere”.

 

CURRICULUM formativo e professionale del Dott. Antonio Romanelli:

Il Dott. Antonio Romanelli, dopo il Diploma di Maturità Scientifica conseguito con il massimo dei voti, si è laureato a pieni voti in Medicina e Chirurgia presso Alma Mater Studiorum Università di Bologna nel 1983.

Presso la medesima Università nel 1987 ha conseguito con lode il Diploma di Specializzazione in Medicina del Lavoro e nel 2005 il Master universitario di II livello in “Epidemiologia per i Servizi Sanitari Regionali”.


ATTIVITÀ PROFESSIONALE:

Dal 1987, ha sempre prestato attività con rapporto di impiego presso aziende sanitarie del SSN e dal 1989 in qualità di medico del lavoro presso i servizi sanitari territoriali dei Dipartimenti di Prevenzione.

Questa attività, iniziata in provincia di Mantova e Cremona, dal 1990 è sempre stata svolta presso l’Azienda Usl di Reggio Emilia, dove dal 2017 è stato responsabile di struttura semplice delle sedi del Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro (SPSAL) di Reggio Emilia e Montecchio Emilia.

La sua attività ha comportato il coordinamento, controllo, indirizzo e gestione di 25 professionisti SPSAL, impegnati nei compiti istituzionali di prevenzione e vigilanza sulle aziende del territorio di competenza, secondo le linee direttrici aziendali, i programmi di intervento indicati nel piano regionale di prevenzione e le indicazioni forniti dalla locale Autorità Giudiziaria. Nel corso della sua attività professionale si è occupato anche in prima persona di tutela della salute e della sicurezza negli ambienti di lavoro, in special modo dei rischi e danni da lavoro per esposizione ad agenti cancerogeni e ai materiali contenenti amianto.

Oggetto della sua attenzione sono stati anche i lavoratori soggetti a tutela specifica dalla legislazione prevenzionistica vigente, quali le persone a capacità lavorativa ridotta, i lavoratori giovani e minori e le lavoratrici madri addette a lavoro a rischio in gravidanza e nei primi mesi di vita del bambino.

Oltre a questa attività istituzionale tipica dei servizi di prevenzione e vigilanza delle aziende sanitarie pubbliche, ha rivolto la sua attenzione alla sorveglianza epidemiologica dei danni da lavoro causati dall’esposizione a fattori di rischio professionali negli ambienti di lavoro.

Dal 1997, dopo averne promosso l’istituzione, è referente scientifico del Registro Mesoteliomi (ReM) della Regione Emilia-Romagna e dal 2003 è altresì responsabile del Centro Operativo Regionale del Registro Nazionale Mesoteliomi (ReNaM).

Nella sua qualità di responsabile ReM si è occupato della rilevazione dell’incidenza di questa temibile patologia ad alta frazione eziologica professionale oltre che a lunghissima latenza di comparsa dopo esposizione ad amianto, agente causale peculiare, nei cittadini residenti in Emilia-Romagna al momento della diagnosi. In particolare, ha curato la raccolta delle informazioni anamnestico-espositive di questi soggetti ad opera dei professionisti SPSAL territorialmente competenti per le aziende ove gli stessi avevano prestato la loro attività professionale e degli ambienti di vita che avevano frequentato.

Dal 2007 al 2014, è stato inoltre referente dell’Osservatorio Regionale di monitoraggio degli Infortuni e delle malattie professionali o correlate con il Lavoro (OReIL) sulla sorveglianza epidemiologica degli infortuni e malattie professionali in Emilia-Romagna, con redazione di elaborazioni ad hoc per numerosi utenti pubblici e privati provinciali, regionali e nazionali. L’OReIL, nel periodo di referenza del Dott. Romanelli, si è occupato anche della promozione e indirizzo delle attività svolte dai SPSAL regionali in materia di Nuovi Flussi Informativi Regioni/INAIL (progetto NFI). Sempre come referente OReIL e come coordinatore del Gruppo di Lavoro regionale NFI, ha coordinato la partecipazione dei SPSAL regionali ai sistemi di sorveglianza nazionale degli infortuni mortali e gravi (progetto InforMo) e a quello di sorveglianza e monitoraggio delle tecnopatie segnalate ai SPSAL (progetto MalProf).

Nel 2013, è stato nominato componente della Commissione scientifica ministeriale per l’elaborazione e la revisione periodica delle malattie professionali ed ha collaborato alla redazione del documento scientifico per l’aggiornamento dell’elenco delle stesse, recepito con DM del 10 giugno 2014.

Formazione professionale e attività pubblicistica e di ricerca:

La sua attività formativa post universitaria si è caratterizzata con la partecipazione al corso regionale di formazione manageriale per Direttore responsabile di struttura complessa, nonché ad oltre 100 corsi di formazione e altrettanti seminari/convegni d’aggiornamento, in circa un terzo dei casi in qualità di docente/relatore, organizzati da Enti Regionali e Nazionali, principalmente su tematiche connesse alla tutela della salute negli ambienti di lavoro e all’organizzazione/gestione dei Servizi di Prevenzione, acquisendo circa 300 crediti ECM in qualità di docente/relatore/tutor.

Ha, inoltre, contribuito alla redazione di 45 lavori scientifici in extenso relativi ai rischi e danni da lavoro su pubblicazioni e riviste scientifiche nazionali ed internazionali ed alla conduzione di sei progetti di ricerca finanziati, in qualità di responsabile scientifico regionale e, in due casi, di responsabile nazionale, sulla sorveglianza epidemiologica dei tumori professionali.

 

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

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