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Ieri, 30 marzo 2022, si è tenuta una Giornata di Mobilitazione Nazionale promossa dal CONPAL (Coordinamento Nazionale Parenti Associazioni Lavoratrici delle RSA/RSD/RSP). Le mobilitazioni svoltesi nelle città di Torino, Milano, Firenze e Roma hanno portato le delegazioni ad incontrare i Prefetti e il Ministero della Salute.

La delegazione di Roma, formata da Claudia Sorrentino, Annamaria Iantosca e Raffaella Peder dei comitati di parenti ed Emilia Galtieri del Forum per il Diritto alla Salute, ha incontrato Andrea Costa Sottosegretario, Alessandro Milonis Vicecapo di Gabinetto, dott. Patacchia Luigi della Segreteria del Ministro.

Tema dell’incontro: le residenze e le strutture socio-medico-assistenziali pubbliche e private convenzionate per persone anziane e disabili.

La delegazione ha chiesto:

-che si ritorni immediatamente alla normalità per le visite, uscite e rientri in famiglia per le persone rinchiuse da 2 anni in queste strutture, all’interno delle quali si registra un innalzamento della mortalità a causa dei gravi traumi psico-fisici subiti. L’affetto, il contatto fisico sono parte integrante e fondamentale della cura;

-che venga tolta subito la discrezionalità lasciata dal Governo ai direttori sanitari delle strutture che, di fatto, ha generato il non rispetto dei diritti umani e di cura con l’allontanamento dei parenti e dei volontari;

-che sia aperto un tavolo di lavoro con la partecipazione del CONPAL che abbia finalmente il coraggio di affrontare una situazione complessa e problematica già da molti anni.

Infatti, già prima della Pandemia, si aveva la forte necessità:

-di norme quadro nazionali che non permettessero alle Regioni di stabilire dei criteri di accreditamento a ribasso;

-il rispetto di tali criteri, condizione che non si verifica nella maggior parte delle strutture.

Da sempre queste realtà socio-medico-assistenziali registrano scarsità di personale, costretto a condizioni di lavoro precarie e poco dignitose, che denuncia apertamente di non poter assicurare le cure necessarie alle persone, “non ci possiamo neanche fermare al capezzale di una persona che sta morendo, non ne abbiamo il tempo!” raccontano nelle loro denunce pubbliche.

Negli ultimi anni si è registrato un grande aumento di strutture che offrono un numero di posti letto eccessivi (dai 40 ai 180) e che, per ovvi motivi, non potranno mai garantire la famigliarità e la serenità dei luoghi; sorgono in posti isolati dalla società; spersonalizzano le persone trattandoli come corpi vuoti da gestire, come se non avessero una storia, un’identità, un’anima da rispettare e valorizzare. La totale mancanza di alternativa per le famiglie: non esiste l’assistenza domiciliare e i soldi, invece di essere erogati direttamente alla singola persona in difficoltà o alla sua famiglia per provvedere autonomamente alla cura, vengono destinati al finanziamento di queste strutture che hanno dimostrato negli anni di avere come obbiettivo il profitto e non la cura.

Le autorità presenti all’incontro hanno ascoltato la delegazione e accolto le istanze del Coordinamento. Il Sottosegretario Costa ha espresso la necessità di dividere i livelli: quello emergenziale, della fase che stiamo vivendo, prendendosi la responsabilità di parlare con il Ministro per cercare di rispondere immediatamente al ripristino e alla valorizzazione delle relazioni tra le persone nelle strutture e i familiari e i volontari.

E un livello più a lungo termine che si propone di analizzare le problematiche complesse di queste strutture. Per questo si è dato disponibile personalmente a rincontrare in breve tempo il Coordinamento Nazionale nell’ambito di un Tavolo in cui sarà invitato anche il Presidente della Commissione Stato-Regioni.

La delegazione giudica positivo l’incontro. Il Coordinamento Nazionale attende un segnale immediato e forte del Governo sulla discrezionalità lasciata alle direzioni sanitarie e di essere effettivamente convocato ad un tavolo di lavoro in cui al centro sarà possibile mettere finalmente i diritti umani delle persone fragili. Il CONPAL auspica che gli impegni presi oggi dal Ministero vengano concretizzati al più presto. Già previste iniziative per il 7 aprile Giornata Mondiale della Salute.

Coordinamento Nazionale Parenti Associazioni Lavoratrici delle RSA/RSD/RSP

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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