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Da: Organizzatori
Una gita per due stagioni in val Campelle
Domani sera, martedì 28 maggio, presso la sede CAI in Viale Cavour 116, i direttori di gita Andrea Benussi e Mauro Morara apriranno le iscrizioni all’escursione in val Campelle, prevista per il 16 giugno.
I punti forti di questa escursione, oltre alla stessa val Campelle, uno degli angoli più belli del Lagorai, sono passo Cinque Croci, da cui si potra’ ammirare Cima D’Asta, la vetta più alta del complesso montuoso, e il Museo all’aperto della Prima Guerra Mondiale, visibile percorrendo il Sentiero della Memoria.
I resti delle prime baracche della postazione avanzata italiana si incontreranno salendo a cima Socede, seguiranno poi altre baracche, trincee e caverne, ripulite dai detriti e consolidate a seguito di un recente intervento di ripristino, che evidenziano come era organizzata e fortificata la postazione di questo colle tristemente conteso per il controllo dell’importante passo Cinque Croci.
Proseguendo si passera’ presso i laghetti Lasteati per giungere a malga Conseria, per una pausa prima di rientrare a ponte Conseria.
Questa escursione verrà riproposta con lo stesso itinerario anche il prossimo inverno e per poter apprezzare e capire come lo stesso ambiente sia diverso e ricco di fascino, sia in estate che in inverno.
La partenza e’ prevista alle 6.30 e il rientro attorno alle 20.30.

Monte Cimone
Domani sera, martedì 28 maggio, presso la sede CAI in Viale Cavour 116, i direttori di gita Valeria Ferioli e Fausta Ballandi apriranno le iscrizioni all’escursione al monte Cimone, prevista per il 22 giugno.
Questa escursione prevede due comitive: la prima salirà sul monte Cimone, maggiore rilievo dell’Appennino settentrionale e dell’Emilia Romagna, partendo dal lago della Ninfa e seguendo la via delle creste fino a raggiungere Pian Cavallaro e poi il sentiero Atmosfera fino alla vetta.
La seconda comitiva raggiungera’ il monte Cervarola, attraversando il cosiddetto Far West, percorso con interessanti formazioni geologiche, boschi, laghetti, da cui si potra’ ammirare il vasto panorama offerto dal monte Cimone. Successivamente questa comitiva farà la visita guidata al giardino botanico Esperia con la bravissima Emanuela Vanda.
La giornata terminerà per entrambe le comitive al rifugio Esperia con una cena a base di erbe spontanee e cibi di stagione, preparata da Annalisa Malerba.
La partenza e’ prevista alle 7 e il rientro attorno alla mezzanotte.

Le montagne della Laga e dei Sibillini – Amatrice – Cittaducale
Il CAI Ferrara organizza dal 31 maggio al 2 giugno un trekking di solidarietà nei territori colpiti dal terremoto nella zona di Amatrice.
L’obiettivo è quello di portare presenza affettuosa e solidale in un’area ancora stremata dagli eventi sismici del 2015-2016, dove chi ha scelto di restare affronta condizioni di vita difficili ed emergenze legate alla ricostruzione e alla gestione del territorio.
Il primo di questi tre giorni di trekking ed incontri sarà dedicato ai Pantani di Accumoli, laghetti di origine glaciale al confine tra i monti Sibillini e i monti della Laga, adagiati in una piccola vallata circondata da pascoli e paesaggi emozionanti.
Il secondo giorno la comitiva raggiungera’ la cima più alta dei monti della Laga e del Lazio: il monte Gorzano, attraverso un percorso vario fra boschi e pascoli e una lunga cresta che sale fino in vetta.
La meta dell’ultimo giorno sara’ il monte Pozzoni/Pizzuto, risalendo un vallone che sfocia in una conca in prossimita’ delle sorgenti del Velino.
Per informazioni contattare  Valeria Ferioli 347-5327283, v.ferioli@gmail.com

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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