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Da Club Alpino Italiano – Sezione di Ferrara

Il bramito del cervo nel Parco delle Foreste Casentinesi
Domani sera, martedì 19 settembre, presso la sede CAI in Viale Cavour 116, sara’ possibile is-criversi alla gita denominata Il bramito del cervo nel Parco delle Foreste Casentinesi, a cura degli organizzatori del Corso Naturalistico, prevista per il 23 e 24 settembre.
Un intenso fine settimana all’insegna della natura tra San Paolo in Alpe e Bidente di Celle, che ci vedrà presenti nell’area protetta nel weekend canonico in cui si svolge il tradizionale censimento del cervo al bramito: uomini e donne di tutte le età che s’immergeranno tre giorni nella meravigliosa na-tura del Parco per conteggiare con penna, bussola e torcia alla mano i richiami d’amore del principe della foresta. Faremo escursioni di giorno e alla sera ci metteremo all’ascolto: come in un’orchestra ‘naturale’ dove un solista dopo l’altro cercano di dare il meglio. Il bramito è uno dei modi con il quale gli animali maschi dominanti cercano di imporsi per rivendicare il possesso delle femmine e potersi accoppiare in questo mese di autunno, loro unico periodo fertile.
Il Weekend sarà diviso in due giornate di tipo escursionistico i cui obbiettivi principali saranno: l’avvistamento dei segni di presenza di fauna selvatica, la relazione fra questa il bosco, la relazione fra la fauna domestica ed il paesaggio.
La partenza in pullman e’ prevista sabato alle 6 dal piazzale Dante Alighieri e il rientro domenica at-torno alle 21.
Per info e prenotazioni: Valeria Ferioli v.ferioli@gmail.com 347 5327283

Lago di Cei e Cima Palon
Domani sera, martedì 19 settembre, presso la sede CAI in Viale Cavour 116, i direttori di gita Lidia Fabbri, Elisa Rovatti e Francesco Galli apriranno le iscrizioni alla gita denominata Lago di Cei e Ci-ma Palon prevista per domenica 15 ottobre.
Questo lago trentino e’ stato originato da una frana di grandi dimensioni che nel XIII secolo chiuse la piccola valle e impedi’ il naturale deflusso dell’acqua, che qui influenza fortemente l’ambiente, gen-erando le condizioni ideali per una complessa biodiversita’. Dal punto di vista faunistico, la zona ospita diversi animali tipici delle aree alpine, tra cui il lupo e l’orso: dalla scorsa estate e’ stata regis-trata la presenza di un’orsa di quindici anni con tre cuccioli, che ha trovato rifugio tra questi boschi.
L’escursione vedra’ impegnate due comitive, una accompagnata da una guida ambientale che dal lago di Dei andra’ alla scoperta del biotopo Pra’ dall’Albi Cei, mentre l’altra percorrera’ un tratto di cresta per ammirare anche la valle dell’Adige, oltre alle varieta’ ecologiche presenti.
La partenza in pullman e’ prevista alle 6 dal piazzale Dante Alighieri e il rientro attorno alle 20.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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