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da: ufficio stampa Comune di Ferrara

Si è svolta giovedì 16 aprile alla biblioteca comunale Ariostea la presentazione di “San Giorgio … in Paradiso”, calendario di iniziative che saranno proposte in occasione dell’apertura straordinaria della Biblioteca Ariostea il prossimo 23 aprile (festa del Patrono di Ferrara e insieme ‘Giornata mondiale Unesco del Libro e del Diritto d’autore’).

All’incontro con i giornalisti erano presenti il vice sindaco Massimo Maisto, il dirigente del Servizio Biblioteche e Archivi Enrico Spinelli, la presidente dell’associazione Amici della biblioteca Ariostea Paola Zanardi e le bibliotecarie Angela Ammirati, Mirna Bonazza e Angela Poli.

LA SCHEDA (a cura della biblioteca comunale Ariostea)

A disposizione servizi di lettura e prestito dei libri, sale studio e periodici, visite guidate al Teatro Anatomico e alla mostra in sala Ariosto dedicata ad Aldo Manuzio, spazi per letture e laboratori per i più piccoli e per finire un ”aperitivo letterario’. Sono soltanto alcune delle opportunità a disposizione di chi vorrà partecipare giovedì 23 aprile dalle 9 alle 19 a palazzo Paradiso (via Scienze 17) a “San Giorgio…in Paradiso”, giornata di apertura straordinaria della biblioteca comunale Ariostea. Il percorso è promosso dal Servizio Biblioteche e Archivi del Comune di Ferrara in collaborazione con associazione Amici della Biblioteca Ariostea.

Nell’occasione – festa del Patrono di Ferrara e insieme ‘Giornata mondiale Unesco del Libro e del Diritto d’autore’ – ripartirà “Il Maggio dei Libri” la campagna di promozione alla lettura ormai diventata un appuntamento abituale e diffuso in tutto il territorio nazionale, promossa dal Centro per il libro e la lettura del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO.

Nel corso della giornata la biblioteca metterà a disposizione i servizi di lettura e prestito dei libri a scaffale aperto, le sale studio e periodici al piano nobile e il giardino (exOrto Botanico, se il tempo lo permetterà).

Le sale monumentali (Teatro Anatomico, Sala Ariosto, Sala Riminaldi) saranno visitabili durante tutta la giornata; mentre, alle ore 11 e alle 17 si potrà essere accompagnati a visitare Palazzo Paradiso e la mostra “Aldo Manuzio: umanista, tipografo ed editore”, allestita in occasione del V centenario della morte del celebre umanista ed editore veneziano, che fu anche alla corte degli Estensi.
Per i bambini e le famiglie è stato predisposto un intenso programma di letture e laboratori, da svolgersi nella fascia pomeridiana, negli spazi all’aperto della biblioteca,

alle 16 – LEGGERE E’ BELLO, in pigiama anche di PIU’ : a cura di Silvia d’Ambrosio e i ragazzi della Tana delle storie del Circi: letture animate per grandi e piccini nel cortile della biblioteca
alle 16,30 – SAREMO ALBERI: laboratorio per bambini a cura di Edizione Artebambini, rivolto a 20 bambini dai 4 anni in su accompagnati da un adulto, nel giardino del Palazzo

La giornata si concluderà con un “aperitivo letterario” curato dai bibliotecari, che, con la collaborazione dell’Associazione Amici della Biblioteca Ariostea si alterneranno a leggere pagine dedicate al libro e al piacere della lettura, tra un flute e un salatino.

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COMUNE DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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