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da: ufficio stampa Provincia di Ferrara

Secondo mercoledì con le “Serate a corte”, con una speciale iniziativa alla scoperta di una nuova e diversa fruizione degli spazi architettonici del monumento

Secondo appuntamento con le “Serate a Corte” all’interno del Castello Estense di Ferrara, che mercoledì sera (23 luglio) vedrà prolungato il suo orario di apertura fino alle 23.00 e tornerà a vivere le magiche e suggestive atmosfere attraverso animazioni musicali, narrazioni e rievocazioni storiche.
Alle 21, poi, prenderà il via l’iniziativa “Appuntamento al Buio”, organizzata da Itinerando e Provincia di Ferrara: una speciale visita al Castello Estense concepita come un percorso multisensoriale rivolto sia alle esigenze cognitive ed emozionali dei disabili visivi, sia al coinvolgimento di chi, invitato ad indossare una mascherina, vorrà farsi guidare nell’esplorazione tattile degli ambienti del Castello. Le guide di Itinerando, insieme ai tutor de La Girobussola, associazione che si occupa di accessibilità culturale e di progetti di turismo responsabile per vedenti e ipovedenti, accompagneranno i visitatori, di età, curiosità, attenzione e capacità percettive diverse, alla scoperta di una nuova fruizione degli spazi architettonici del Castello.
Le mappe tattili e l’aiuto forniti dagli operatori de La Girobussola, insieme al racconto del monumento, agli aneddoti e ai particolari della storia Estense, narrati dalle parole esperte della guida, saranno inoltre integrati dall’intervento canoro di Baldoria Mundi, gruppo di otto eccellenti voci che si inseriranno lungo il percorso guidato con brani dal vivo, tratti da un repertorio a cappella appositamente pensato per questa occasione. Non una semplice visita dunque, ma un’esperienza che invita a prendere coscienza di particolari sotto un altro…punto di vista. Gli ambienti verranno colti attraverso il tatto dei materiali di costruzione, la percezione della temperatura e l’olfatto, mentre i canti contribuiranno all’atmosfera medievale e rinascimentale e all’approccio multisensoriale.
“Un progetto nel campo dell’accessibilità artistica” dice Maria Chiara Ronchi, titolare di Itinerando “intesa non solo come necessaria per la diffusione di una cultura dell’attenzione all’altro, ma anche come strumento di effettiva integrazione e scambio percettivo, al di là degli stereotipi su abilità e disabilità”.
Appuntamento al Buio – Il Castello Estense sotto un altro punto di vista proseguirà in autunno con altri due incontri. La serata è aperta a tutti i visitatori dalle 21.00 alle 23.00 (La biglietteria chiude alle 22.15). Per partecipare è necessaria la prenotazione fino a esaurimento posti

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
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Francesco Monini
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