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Da: Gruppo Hera

Ha aperto questa mattina, in viale Cavour 38 a Ferrara, un nuovo sportello per i clienti di Hera. Dedicato alle famiglie e alle imprese, accoglierà i clienti il martedì e il venerdì dalle 8 alle 12.30, il giovedì dalle 13.30 alle 16. Lo sportello ha sede nell’ufficio di CMV Energia & Impianti, con cui Hera nei mesi scorsi ha intrapreso un percorso di integrazione.
Presso questa sede, dove sono attualmente operative tre postazioni, gli operatori saranno a disposizione dei clienti per tutti i servizi gestiti da Hera, compresi quelli che riguardano la tariffa puntuale del servizio di igiene ambientale.
L’apertura di questo sportello cittadino, ad integrazione di quello principale di Via Diana (che manterrà gli stessi orari di apertura attuali dal lunedì al sabato), si inserisce in un vasto programma di investimenti di Hera sui canali di contatto che, insieme al web e al call center, riserva grande importanza anche al tradizionale servizio di sportello fisico.
“L’apertura di questo sportello è per noi motivo di soddisfazione – dichiara il Sindaco Tiziano Tagliani – da tempo chiedevamo a Hera un ufficio più centrale oltre a quello di via Diana, e siamo certi così di dare una risposta sia ai cittadini che potranno arrivare qui in bicicletta o in autobus, sia alle attività del centro. I costi poi sono interamente sostenuti dal gestore, e quindi con i risparmi dell’aumento della raccolta differenziata potremo abbassare la tariffa dei rifiuti anche nel 2019, così come abbiamo già fatto nel 2018”.
“Con una rete di 110 sportelli, di cui 70 in Emilia-Romagna – afferma Cristian Fabbri, Amministratore Delegato di Hera Comm – Hera garantisce la massima capillarità della presenza territoriale. Proprio in quest’ottica, con il nuovo sportello Hera intende offrire ai ferraresi il miglior livello di assistenza possibile compatibilmente con le dimensioni della struttura, mettendo a disposizione dei clienti un punto di contatto presso il quale sia possibile recarsi se si hanno difficoltà a raggiungere lo sportello di via Diana. Rimane infatti quest’ultimo il principale punto di riferimento per la clientela ferrarese, grazie all’ampia disponibilità di operatori, alla maggiore semplicità nel trovare parcheggio e agli orari di apertura che coprono l’intera settimana e che vanno, da lunedì a giovedì, dalle 8 alle 15; il venerdì e il sabato dalle 8 alle 13”.
Ricordiamo inoltre che è possibile contattare Hera anche tramite il Servizio Clienti, al numero verde 800.999.500 per le famiglie (800.999.700 per le aziende), mentre per informazioni specifiche sul servizio di raccolta rifiuti e sulla tariffa puntuale è disponibile il numero verde 800.862.328. Tutti questi numeri sono attivi dal lunedì a venerdì dalle 8 alle 22, il sabato dalle 8 alle 18.
Sempre attivi, infine, anche i canali digitali, dai Servizi Hera Online alla app My Hera.

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HERA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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