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da: organizzatori

Sabato 2 e domenica 3 maggio, tutto pronto per
la 14 edizione di Argenta in Fiore

Sono passati 14 anni dalla prima edizione di Argenta in Fiore. Comune di Argenta ed organizzatori ancora, e sempre d’accordo, per definirla “una festa semplice e per tutti”, la festa di primavera che fin dalla prima edizione, segna il passaggio alla bella stagione, dopo i mesi più freddi. Quest’anno, Argenta in Fiore, “avvolge” il primo fine settimana di maggio. Lo fa “piantando” semi che cresceranno i prossimi anni: laboratori ed angoli d’autore, in particolare.

Sabato 2 maggio, ore 15/19.30
Oltre alla Sfilata di Primavera che coinvolge numerose attività commerciali, e gli aperitivi floreali dei bar/cafè del centro, l’imprinting del “sabato” è dedicato ai laboratori di piazza Garibaldi: a cura del Museo delle Valli di Argenta costruzione di fiori di carta e osservazione di fiori (veri) al microscopio. A cura di Vivai Venieri di Conselice (Ra) laboratorio dedicato ai frutti dimenticato e all’orto. La Fioreria Carantoni di Argenta insegnerà come mantenere in ottima salute le piante, e dalle 17.30 alle 18.30 creazione di un bouquet da sposa. L’Associazione ArgentaeArte, attivissima nel territorio e non solo, proporrà lavori di ceramica e terra cotta. Poi giochi, negozi aperti, mostra di disegni dei bambini delle Scuole Elementari di Argenta, laboratorio di lane colorate in via Mazzini a cura di Blitz, ed angoli d’autore al Centro Culturale Mercato curati da Galassi, Terre cotte d’alto Pregio di Alfonsine (Ra) e Cromia FX, Abbigliamento ed Accessori di Portomaggiore (Ra)… angoli colorati, “contamineranno” i dipinti di Giulio Ruffini, mostra presente fino al 31 maggio prossimo.

La domenica è in perfetto stile Argenta in Fiore! Dalle 10.30 fioristi, vivaisti saranno ospitati nella centralissima Piazza Garibaldi: piante e fiori per balconi, giardini, interni, per orto e tanti consigli utili per mantenerle splendide. Artigiani dell’arte e del gusto, negozi aperti, associazioni locali presenti provengono dalle frazioni di Argenta e in strada oltre 140 espositori che provengono anche da fuori regione.

Argenta in Fiore cambia, cresce, rimanendo “festa per tutti”, tenendo stretta a se la bella atmosfera gioiosa e colorata che ha contagiato tutti fin dalla prima edizione.

Il programma completo su www.argentainfiore.it e www.comune.argenta.fe.it

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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