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Da: Regione Emilia Romagna.

Sono interessati lo spettacolo dal vivo e la musica. Altri sei mesi per i programmi su Parma Capitale della Cultura 2020 e per le celebrazioni dai 700 anni della morte di Dante e del centenario della nascita di Tonino Guerra

Bologna. La Regione a fianco delle realtà culturali dell’Emilia-Romagna, in difficoltà a causa dell’emergenza Covid 19 che ha imposto la chiusura dei luoghi della cultura, impedendo lo svolgimento delle attività. E lo fa definendo proroghe, prime modifiche e semplificazioni per una serie di procedure.

Per questo un provvedimento della Giunta regionale, su proposta dell’Assessorato alla Cultura e Paesaggio, ha introdotto modifiche e semplificazioni a bandi e avvisi regionali in materia di spettacolo dal vivo e musica. Inoltre, sono stati prorogati di sei mesi i termini per la presentazione di progetti relativi a importanti scadenze come Parma Capitale della Cultura 2020 e le celebrazioni per il 700 anni dalla morte di Dante e del centenario della nascita di Tonino Guerra.

La sospensione forzata delle attività ha causato l’annullamento di molte programmazioni in corso, rinvii e slittamenti, modifiche ai progetti assegnatari di contributi regionali, generando notevoli problemi finanziari.
In alcuni settori si è proceduto a modificare le procedure per accelerare l’erogazione dei contributi agli operatori.

In sintesi, ecco gli atti amministrativi rispetto ai quali la Regione ha introdotto modifiche, semplificazioni nelle procedure e proroghe.

Bandi e avvisi semplificati, per accelerare l’erogazione dei contributi

– Avviso pubblico e agli atti adottati in attuazione della L.R. n. 13/1999 “Norme in materia di spettacolo”.

– Inviti e Avvisi pubblicati in attuazione della L.R. n. 2/2018 “Norme per lo sviluppo del settore musicale”.

Presentazioni progetti e consuntivi prorogati di 6 mesi

– Deliberazione n. 800 del 20 maggio 2019 “Parma Capitale italiana della Cultura 2020”.

– Deliberazione n. 1774 del 21 ottobre 2019 “L.R. n. 25/2018, art. 3. Modalità di concessione ed erogazione del contributo straordinario al Comune di Ravenna per le celebrazioni del settimo centenario della morte di Dante Alighieri”.

– Deliberazione 1857/2019 riguardante, in particolare, le celebrazioni del centenario della nascita di Tonino Guerra.

Il testo della delibera n. 234 del 23 marzo 2020 è consultabile sul sito della Regione alla pagina http://servizissiir.regione.emilia-romagna.it/deliberegiunta/servlet/AdapterHTTP?action_name=ACTIONRICERCADELIBERE&ENTE=1 e sarà pubblicato sul Bur del 15 aprile prossimo e sul portale wwww.emiliaromagnacreativa.it nei canali Spettacolo, Cinema, Musica le schede dettagliate delle semplificazioni e delle proroghe sui singoli bandi.

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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