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da: ufficio stampa Comune di Comacchio

L’atmosfera del Natale comincia a farsi sentire grazie alle suggestive anteprime del programma natalizio di eventi organizzato da Teatro dell’Aglio e Briciole di Teatro, in collaborazione con Bialystok Produzioni. Sull’onda del successo dello scorso anno, I COLORI DEL NATALE torna per una seconda edizione ancora più ricca ed articolata, che proporrà sino all’inizio dell’anno nuovo tanti eventi ed occasioni di svago e divertimento per gli spettatori di tutte le età. Dal 7 dicembre infatti, nei giorni festivi e prefestivi il centro storico di Comacchio sarà animato da musica dal vivo, burattini e marionette, animazioni e teatro di strada. A fare da apripista saranno tuttavia le 4 interessanti anteprime, che si svolgeranno la domenica pomeriggio nelle frazioni. Si parte domenica 16 novembre alle ore 16, presso la Tensostruttura Parrocchiale di Vaccolino (in via Cella). La compagnia Arrivano dal Mare presenterà al pubblico lo spettacolo “L’UOMO CHE RACCONTA LE FAVOLE.” Sergio Diotti, il Fulesta, prosegue nel suo lavoro di recupero del patrimonio di storie popolari dell’Emilia-Romagna, ma anche all’incontro con culture, narrazioni, repertori “altri”. In questi ultimi anni infatti ha presentato con successo gli spettacoli del “Ciclo del Fulesta” in molte programmazioni italiane e all’estero (Francia, Belgio, Spagna, Svizzera, Canada, Brasile, Argentina…). “Racconto storie, immagini e personaggi della mia regione, – spiega Sergio Diotti – proponendole al mondo. Ripesco storie e modi di raccontare da una tradizione quasi scomparsa, direi impalpabile, senza neanche l’appoggio di un “maestro” o predecessore cui fare riferimento; ma vivo questa tradizione come un qualcosa di concreto e importante anche oggi, nel suo farsi e disfarsi, rinnovarsi, autoalimentarsi… la narrazione è oggi, dal punto di vista teatrale, ma non solo, un esercizio indispensabile – conclude Diotti- di ascolto e comprensione dell’altro che è in noi e fuori di noi”. Uno spettacolo dinamico ed avvincente, adatto a grandi e piccoli, che opera anzi un coinvolgimento diretto del pubblico, che secondo l’antica arte della narrazione orale è chiamato in causa in prima persona, divenendo parte integrante dello spettacolo. Il prossimo appuntamento con le anteprime avrà luogo domenica 23 novembre, sempre alle ore 16, presso la Palestra della Scuola Media di Porto Garibaldi (via Pastrengo 1); in scena la grande tradizione dei burattini, con IL RAPIMENTO DEL PRINCIPE CARLO, messo in scena da Mauro Monticelli del Teatro del Drago, ultimo discendente di una famiglia di burattinai e marionettisti da 5 generazioni. L’ingresso agli spettacoli è gratuito. Infoline 349/0807587. Durante gli spettacoli sarà distribuito il programma completo de I COLORI DEL NATALE, con tutti gli eventi e spettacoli che avranno luogo fino
all’inizio del 2015. Il programma delle anteprime è consultabile sul sito www.comacchioateatro.it.

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COMUNE DI COMACCHIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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