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Da circolo Legambiente Delta del Po

Sabato 18.11.17 alle ore 18,00 si è svolta l’assemblea straordinaria dei soci del circolo Legambiente , presso la sede di Comacchio in Via Antonio Gramsci n. 1 .
Sono stati approvati all’unanimità con voto palese i due argomenti all’ordine del giorno:
1 – Approvazione delle modifiche alle statuto ;
2 – Approvazione dei nuovi membri del Direttivo, visto che da cinque è stato allargato a sette.

La modifica allo statuto è stato discusso negli ultimi mesi e si è reso necessaria aggiornarlo vista la nuova normativa e riordino del settore del Volontariato .
Inoltre, per ampliare le competenze e la collaborazione si è proceduto ad allargare il Consiglio Direttivo a sette membri che risulta così composto:
Marino Rizzati, Umberto Carli, PierLuigi Gentili, Antonio Tomasi, Manlio Sotgiu, Lorenzo Fogli, Susanna Pucci .

Il Consiglio direttivo è stato convocato per Mercoledì 22 Novembre 2017 che ha confermato Marino Rizzati Presidente, Umberto Carli Segretario con funzioni di Vice presidente, PierLuigi Gentili tesoriere.

I soci che hanno partecipato all’assemblea hanno ribadito e dato mandato al Consiglio Direttivo di seguire l’evoluzione dei problemi di carattere ambientale del territorio della costa del Delta del Po
In particolare di prestare attenzione alla richiesta di ricerca e prelievo del gas naturale e idrocarburi nell’area delle Valli e del Mezzano; a proseguire con il diniego al consumo di suolo che si prospetta con la proposta del progetto speciale partnership nella zona della collinara. Un progetto che prevede con l’edificazione il raddoppio di Porto Garibaldi e la modifica dei flussi commerciali; di segnalare le modifiche ambientali nelle Valli e nella Salina di Comacchio. E’ in atto un peggioramento degli habitat naturali nei diversi siti Sic-Zps del territorio comacchiese; i cambiamenti climatici stanno portando danni ingenti nel territorio, il patrimonio arboreo è stato devastato da eventi atmosferici eccezionali, sulla costa l’erosione è accompagnata dalla subsidenza quindi le mareggiate provocano maggiori danne alle cose ed alla natura;
Da più parti ci viene chiesto di intervenire presso l’ente Parco e il Comune per lamentare la loro staticità.
Il nostro compito non è facile, ma il nostro impegno sarà maggiore. Nel 2017 si sono iscritte al circolo Legambiente 75 persone . L’aumento di tesserati ci sprona a fare di più nel campo della difesa ambientale.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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