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da: Ufficio Comunicazione Legacoop Estense

UNIPOLSAI ha messo a punto un nuovo piano industriale che intende rispondere alle esigenze di un cliente/consumatore sempre più informato e ad mercato di riferimento sempre più competitivo, fortemente influenzato dai nuovi comportamenti di acquisto e dalle tecnologie digitali: anche di questo si parlerà al Meeting di Assicoop Modena&Ferrara, Agente Generale UnipolSai Assicurazioni per Modena, Ferrara e Provincia, in programma domani al Teatro Nuovo di Ferrara. Aprirà i lavori Andrea Benini, Vicepresidente Assicoop Modena&Ferrara e Presidente Legacoop Estense.

Modena, 19 maggio 2016 – Si terrà domani, venerdì 20 maggio, dalle 15.45 al Teatro Nuovo di Ferrara il 6° Meeting di Assicoop Modena&Ferrara, in occasione del quale saranno presentati i risultati dell’esercizio 2015, che confermano una leadership sul territorio conquistata nel tempo: “ In un mercato sempre più competitivo, e in un contesto territoriale tormentato dagli effetti della crisi – dichiara Milo Pacchioni, Presidente di Assicoop Modena&Ferrara – abbiamo centrato tutti gli obiettivi commerciali e fatto segnare ottimi risultati economici, a testimonianza dell’impegno e della capacità espressa da tutte le persone dell’azienda.”

Il bilancio consuntivo 2015 di Assicoop Modena&Ferrara vede infatti ricavi per 19 milioni e 680mila euro, superiori al budget per 761mila euro, un margine aziendale di 3 milioni e 168mila euro, pari al 16,10% dei ricavi. Al netto della rivalsa e delle gestioni finanziaria ed extracaratteristica, e nonostante i prudenziali accantonamenti effettuati, il risultato ante imposte è stato di oltre 3 milioni e 170 mila euro.
Il risultato netto d’esercizio è di 1,974 milioni euro, pari al 10,03% dei ricavi.

“Con questi risultati – sottolinea il Presidente Pacchioni – abbiamo raggiunto un nuovo importante traguardo, a conferma che Modena e Ferrara insieme possono fare cose importanti. Ed ora possiamo affrontare con fiducia questo 2016 ancora contrassegnato da difficoltà e alta competizione.”

Questi i numeri di Assicoop Modena&Ferrara: 248 persone, 62 Sportelli, 9 filiali di UNIPOL Banca di cui 8 integrate, 215 mila contratti in portafoglio e oltre 104mila clienti.
Oggi nel mercato assicurativo italiano, fatto di oltre 100 compagnie ma sempre meno frammentato, Assicoop Modena&Ferrara detiene mediamente nelle due province il 12.3% di quota nel Comparto Auto, il 12,3% nei Rami Elementari, e il 6,8% nei Rami Vita.

Il lavoro, il mondo della cooperazione, dell’artigianato, del commercio, le Piccole e Medie imprese, i professionisti, le persone e le famiglie, tradizionali mercati di riferimento di Unipol Assicurazioni, sono da sempre il core business di Assicoop Modena&Ferrara che può contare su un’organizzazione specialistica ed articolata, su una maggiore dimensione raggiunta, su territori contigui, ma sufficientemente diversi, per garantire l’occupazione di nuovi segmenti commerciali non ancora esplorati.

In un momento ancora difficile della vita del nostro Paese, Assicoop Modena& Ferrara è l’esempio di come, attraverso l’unione delle forze, si possano affrontare positivamente le difficoltà: “Abbiamo energia per crescere e velocità di risposta – conclude Pacchioni – siamo fiduciosi nelle nostre possibilità e consapevoli di far parte di quel grande e consolidato sistema che si chiama Gruppo Unipol.”

Il Meeting sarà aperto dai saluti di Andrea Benini, Vicepresidente Assicoop Modena&Ferrara e Presidente di Legacoop Estense, e vedrà l’intervento conclusivo di Pier Luigi Stefanini, Presidente Gruppo Unipol.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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