Skip to main content

da: ufficio stampa Assosistema

L’Assemblea dei Soci di Assosistema ha eletto oggi a Roma Maurizio Genesini alla Presidenza dell’Associazione per il biennio 2014-2016, che succede a Maximilien Frank Eusepi.
Ferrarese, classe 1949, Genesini rappresenta una figura storica per il settore e per Assosistema: ha, infatti, già guidato l’Associazione negli anni 2005/2009 e ricoperto ruoli importanti in molte aziende del comparto. Attualmente, Genesini è Consigliere di Amministrazione di LISAR Spa.
Inizia un capitolo nuovo per Assosistema: “Abbiamo buone opportunità per tornare a crescere. Sta a noi saper cogliere il momento e potenziare al massimo gli effetti dei primi timidi accenni di ripresa. Partendo, innanzitutto, dalle nuove idee e dalla voglia di tornare a fare”, ha commentato Genesini.

E’ Maurizio Genesini il nuovo Presidente che guiderà il prossimo biennio di Assosistema. Lo ha eletto oggi a Roma l’Assemblea dei Soci dell’Associazione.
“Accolgo con piacere e ringrazio tutti voi per il sostegno dimostrato alla mia nomina. Sono consapevole che mi attende una sfida importante ma io la affronterò con tutta la passione e l’impegno che dispongo. Sono sicuro che tutti insieme e con l’apporto di ognuno riusciremo a fare cose importanti per il nostro settore”, con queste parole Genesini ha commentato la sua elezione. Nato nel 1949 a Ferrara dove tutt’oggi vive, Maurizio Genesini, è un referente storico ed autorevole della categoria: ha, infatti, già guidato l’Associazione negli anni 2005/2009 con dedizione e con forte spirito innovativo. La sua attività nel settore è ultra ventennale. Presidente dell’Altamira dal 1988 al 1992, dal 1992 al 1996 Amministratore Delegato del Gruppo Fleur, Genesini prosegue poi con Servizi Italia Spa, assumendo l’incarico di Amministratore Delegato che mantiene fino al 2002, quando diventa Direttore Commerciale della ZBM Spa fino al 2012. Attualmente, Genesini ricopre il ruolo di Consigliere di Amministrazione di LISAR Spa. “L’economia italiana è destinata ad una ripartenza lenta ma i primi timidi segnali di miglioramento ci sono. Occorre coglierli e fare la nostra parte. Il mio motto è che bisogna partire da ciò che ci unisce per sostenere il nostro potenziale e riappropriarci con orgoglio della proprietà di fare impresa – ha detto Genesini – Nel prossimo biennio dobbiamo concentrarci su tre linee di azione. In primo luogo, è fondamentale portare a termine il processo della qualificazione della categoria, strumento indispensabile per individuare le aziende virtuose sul mercato ed escludere di conseguenza quelle che operano con standard normativi e organizzativi inadeguati. Dobbiamo, poi, innalzare il livello qualitativo del confronto sul mercato, avviando sistemi di miglioramento ed efficientamento dei processi produttivi e dei servizi. Infine, dobbiamo render ancora più forte e compatta la nostra Associazione, affinché sia il luogo di incontro, epicentro delle proposte e raccordo delle varie istanze del settore. Ora dobbiamo organizzare al meglio la ripartenza: a partire dall’esistente, esplorare il nuovo ed eliminare tutto ciò che ormai è improduttivo”. L’Assemblea dei Soci di Assosistema ha eletto anche la squadra dei Vice Presidenti che affiancherà Genesini durante il suo mandato: Maximilien Frank Eusepi, Marco Marchetti, Egidio Paoletti, Martino Pedersoli, Paola Petrini, Alberto Spasciani e Virgilio Vierin.

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it