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da: ufficio stampa Ascom Ferrara

È stato presentato ufficialmente oggi (30 gennaio, nella sede di Ascom Ferrara) il nuovo Sportello Franchising, un servizio che offre consulenza e assistenza per chi desideri intraprendere una nuova attività imprenditoriale con la formula del franchising e che vedrà la partnership di Assofranchising, l’associazione italiana leader del franchising, aderente dal 2013 a Confcommercio.
Il franchising permette all’imprenditore di lavorare in un contesto di riferimento strutturato servendosi del franchisor (ovvero la casa madre che fornisce marchi, prodotto, marketing…) con un preciso ambito di autonomia gestionale del negozio. Nel 2013 in Italia erano oltre 51mila i punti di vendita in franchising con un giro d’affari di 23 miliardi di Euro. La formula attrae giovani e donne: l’80 per cento degli imprenditori del settore ha infatti tra i 25 ed i 45 anni con una presenza femminile al 38%. In Emilia-Romagna nel 2013 il franchising ha sviluppato un giro d’affari di ca. 1,3 miliardi di Euro, con 3.300 punti vendita in Franchising e 12mila addetti occupati.
Ad inaugurare lo sportello di Ferrara è intervenuto Italo Bussoli, segretario generale e vice presidente nazionale di Assofranchising: “Il franchising anche nel periodo economico peggiore ha mantenuto bene le posizioni di mercato, ed oggi chi voglia essere imprenditore autonomo ma con minori rischi commerciali trova nel franchising una strada sperimentata”, ha commentato.
“L’apertura dello sportello in sinergia con Assofranchinsing a Ferrara – spiega dal canto suo Giulio Felloni presidente provinciale di Ascom Confcommercio – è un concreto segnale di innovazione e d’altra parte in questi momenti è sempre più necessario; vale sia per il commercio tradizionale che per il commercio franchising stringere rapporti sempre più stretti con le aziende produttrici”.
“L’obiettivo – ha aggiunto Davide Urban direttore generale di Ascom Confcommercio Ferrara – è fornire un servizio di consulenza specifico a chi intenda aderire a questa innovativa formula commerciale. Oltre alla consulenza iniziale con tutte le informazioni di base, lo sportello potrà mettere a disposizione un servizio di assistenza gratuita per arrivare ad un primo incontro tra l’affiliante (franchisor, cioè il marchio) e l’affiliato (il franchisee) sino alla conclusione della trattativa e all’ affiliazione. Ascom proporrà inoltre i propri servizi di assistenza più tradizionali sulle tematiche del lavoro (paghe, contabilità, contrattualistica e sicurezza), per citarne solo alcuni”.

Lo Sportello Franchising è il terzo servizio attivato in questi ultimi sei mesi dall’associazione di via Baruffaldi: si ricorda la struttura Occupazione Giovani Donne (nel novembre scorso), o quello Antiabusivismo commerciale (giugno 2014).

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ASCOM FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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