Skip to main content

da: S.I.PRO. Agenzia Provinciale per lo Sviluppo SpA

Nel pomeriggio di mercoledì 8 luglio, negli ambienti della Biblioteca Mario Soldati di Ostellato si è tenuto l’incontro dal titolo “Pacchetto di azioni per l’attrattività e la competitività dell’area SIPRO di San Giovanni di Ostellato”.

Il sito industriale di San Giovanni è di particolare rilievo poiché identificato come APEA – Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata.

L’APEA di San Giovanni di Ostellato è uno degli insediamenti di carattere sovracomunale che ha potenzialità di sviluppo e di ritorno economico per tutto il territorio.
Negli scorsi anni SIPRO, come Soggetto Responsabile dell’area, ha incontrato le imprese dell’area al fine di raccogliere le informazioni utili sui processi produttivi e sulle caratteristiche del processo industriale, e per individuare eventuali fabbisogni in termini di servizi negli ambiti della sicurezza, della gestione rifiuti, della mobilità, dell’energia, dell’ICT, della ricerca e sviluppo, e delle relazioni con il sistema del credito. Sulla base di quella ricognizione SIPRO ha impostato un programma di lavoro per implementare le priorità individuate dalle imprese, nello specifico:

la sicurezza – con la realizzazione di un impianto di videsorveglianza installato negli accessi all’area;

efficienza energetica – realizzando 5 audit energetici presso altrettante imprese mobilità – con l’analisi dei fabbisogni dei lavoratori per individuare soluzioni adatte ICT – attraverso la disponibilità di sistemi di gestione on line per la sicurezza aziendale, l’energia e la gestione rifiuti;

azioni per la riduzione dei costi di gestione per le imprese – tramite una convenzione con AREA per la riduzione dei costi per lo smaltimento di rifiuti.

Gli obiettivi delle attività previste nel prossimo triennio sono molteplici e prevedono:

una maggiore informazione e divulgazione degli incentivi, attraverso una presenza settimanale presso l’area. Al momento sono pubblicati alcuni bandi del POR FESR sulla ricerca, ma si apriranno opportunità per investimenti per macchinari, sicurezza, ed efficienza energetica

la possibilità di aumentare la capacità edificatoria per le imprese che hanno necessità di ampliamento grazie ad un accordo convenzionale tra SIPRO ed il Comune

l’individuazione di azioni per mitigare gli effetti del cambiamento climatico e ridurre i disagi per le imprese insediate.

Inoltre, grazie alle collaborazioni attivate con alcuni soggetti del territorio, si amplia ulteriormente la gamma di servizi e di opportunità per le imprese:

la localizzazione nell’area di una piattaforma per Rifiuti Urbani e Rifiuti Speciali grazie all’investimento di AREA

la possibilità di incontrare i manager di Federmanager per valutare interventi di supporto alla gestione aziendale

l’attivazione di servizi volti ad ottimizzare i tempi di vita e i tempi di lavoro dei dipendenti per migliorarne il benessere sia aziendale che personale, organizzati dal Consorzio Ferrara Prossima.

L’attività si inserisce nel progetto di cooperazione territoriale SMART INNO (www.smartinno.eu), progetto coinvolgente 17 regioni di 8 Paesi adriatici, che mira a creare meccanismi volti al supporto della capacità di ricerca e innovazione delle piccole e medie imprese.

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it