Skip to main content

da: Comunicazione Ausl Fe

Ferrara, 27-10-2020. Alla data odierna i casi attivi di Sars-Cov-2 sono concentrati principalmente nelle strutture ferraresi già segnalate (CRA RTI Ripagrande, complesso Santa Chiara e CRA Caterina), che si trovano in isolamento da oltre quattordici giorni. In tutte queste strutture  è stato completato il programma di screening, che prevedeva la ripetizione dei tamponi in tutti gli ospiti ed operatori entro una decina di giorni dal primo intervento di valutazione.

Ciò ha consentito di identificare definitivamente le persone che possono uscire dall’isolamento ed essere “riammesse alla vita di comunità”, dato che pur essendo state considerate “contatti stretti” e, quindi, a rischio di sviluppare la malattia, si sono  mantenute asintomatiche e negative al tampone nei 14 giorni di monitoraggio attivo.

Da segnalare che si possono finalmente registrare anche i primi casi di “negativizzazione”, cioè di pazienti che erano risultati positivi al primo test ed in cui non è stata  rilevata presenza di virus al secondo controllo. La struttura RTI di Ripagrande, in cui è stato registrato il focolaio più consistente, è la CRA in cui finora si è osservato anche il numero più alto di negativizzati (11 ospiti).

Nei tre focolai noti di Ferrara la percentuale più bassa di diffusione interna si è registrata in CRA Caterina (poco al di sopra del 20 %),  la più elevata è quella relativa al CSRR Santa  Chiara (il primo focolaio cittadino), ma va osservato che  nel complesso Santa  Chiara uno dei servizi è rimasto quasi immune (la CRA).

Dopo un primo periodo in cui, per l’instabilità del quadro clinico di esordio, si era assistito ad un significativo tasso di ospedalizzazione degli ospiti (attorno al 20 %), negli ultimi giorni gli invii in PS sono stati sporadici. Nel complesso la gravità dei quadri clinici appare per ora meno elevata, tanto che la letalità complessiva  rilevata ad oggi resta al di sotto del 5%, mentre nella prima fase epidemica la media regionale è stata attorno al 30 %.

Si può dire, quindi, che nel corso dell’ultima settimana si è assistito, per quanto riguarda le CRA, ad una riduzione sia dei casi emergenti che della loro gravità clinica.

La situazione appena descritta non deve indurre ad abbassare la guardia, sia perché la maggior parte degli ospiti positivi nelle CRA non può ancora essere considerata guarita e deve proseguire il loro monitoraggio, sia perché è fondamentale mantenere alta la soglia di attenzione su eventuali casi sospetti nelle altre strutture, intensificando le azioni di screening.

Anche se nelle due ultime settimane non  si è verificato alcun nuovo focolaio in strutture per anziani e disabili, tuttavia l’attività di sorveglianza ha consentito di individuare casi sporadici in ospiti o personale (in alcuni casi non personale assistenziale), che hanno costretto ad emanare alcuni provvedimenti di isolamento  precauzionale ed hanno fatto scattare i consueti interventi di monitoraggio.

Riportiamo in sintesi la mappa delle situazioni “attenzionate”:

– CRA Eppi di Portomaggiore, che sta proseguendo il periodo di isolamento, anche se finora nessun caso positivo è stato riscontrato tra gli ospiti.

– RSA di Portomaggiore, in isolamento precauzionale in seguito al riscontro di positività di uno degli ospiti ricoverato in ospedale.

– CSRD (centro Diurno per Disabili) di San Martino, dopo la segnalazione di positività di uno degli ospiti, riscontrata in seguito ad accesso in PS non seguito da ricovero ospedaliero.

Tra le notizie positive, va menzionata la  Casa di Riposo “pensionato Cavalieri di  Cento” che ha potuto concludere ieri il periodo di quarantena.

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

Top Five del mese
I 5 articoli di Periscopio più letti negli ultimi 30 giorni

05.12.2023 – La manovra del governo Meloni toglie un altro pezzo a una Sanità Pubblica già in emergenza, ma lo sciopero di medici e infermieri non basterà a salvare il SSN

16.11.2023 – Lettera aperta: “L’invito a tacere del Sindaco di Ferrara al Vescovo sui Cpr è un atto grossolano e intollerabile”

04.12.2023 – Alla canna del gas: l’inganno mortale del “mercato libero”

14.11.2023 – Ferrara, la città dei fantasmi

07.12.2023 – Un altro miracolo italiano: San Giuliano ha salvato Venezia

La nostra Top five
I
 5 articoli degli ultimi 30 giorni consigliati dalla redazione

1
2
3
4
5

Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

1
2
3
4
5

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it


Ti potrebbero interessare