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Da: Ufficio stampa – Ascom Ferrara

Una tradizione che si rinnova. Quella di quest’anno sarà infatti la decima edizione del fiore all’occhiello delle manifestazioni organizzate dal club di motorismo storico Officina Ferrarese, da ‘Ospitalità estense’ con il supporto di Ascom Confcommercio: stiamo parlando di ‘AutoMotostoriche in centro storico’.
La rassegna che porterà nel cuore di Ferrara le eccellenze del motorismo internazionale, si svolgerà il fine settimana tra sabato 22 e domenica 23 settembre. Il presidente di ‘Officina Ferrarese’, Riccardo Zavatti, spiega: “ Questa è uno degli appuntamenti più attesi e sentiti dai nostri soci e dalla città. Il fatto che quest’anno siamo giunti alla decima edizione, è un segnale positivo che conferma il profondo radicamento del nostro club a Ferrara”. I numeri della manifestazione sono importanti: “Vedremo sfilare tra le vie del Centro storico, 130 macchine, 40 trattori Landini e 30 vespe”. La novità di quest’anno sarà “la sfilata di eleganza in piazza Trento – Trieste, sabato sera”.
Anche Giulio Felloni, presidente provinciale di Ascom Confcommercio, spiega:”Nel presentare la decima edizione di AutoMotostoriche in centro storico, riprendo un concetto che proprio pochi giorni fa in un nostro convegno ad Argenta abbiamo evidenziato: la rigenerazione di una città significa (ri)mettere in movimento le forze imprenditoriali e sociali di un tessuto urbano. La politica degli eventi che da anni realizziamo a valorizzazione dei centri storici (e non solo) è un esempio positivo e si dirige proprio in questa direzione: promuovere e valorizzare le Persone e creare flussi di interesse verso il centro, in un fine settimana che vedrà anche il tradizionale appuntamento del Mercato Europeo”.

Filippo Orlandini presidente di ‘Ospitalità Estense’ ha dichiarato : “Abbiamo confermato la collaborazione con Il Centro Porsche Bologna, quale main sponsor e che garantirà la presenza di alcuni suoi ultimi modelli. Il 2018 vedrà anche il supporto di Banca Generali Private. E’ confermato il concorso fotografico, a partecipazione gratuita, il cui regolamento è visibile sul sito dell’evento”. Tra l’altro: “il decennale vedrà la collaborazione con il museo del giocattolo in movimento ‘Giocars’ di Sala Bolognese con un una serie di iniziative per grandi e piccini”.
Ed a proposito di sponsor prestigiosi ci sarà la Promotor di Ferrara intervenuta in conferenza con Alessio de Angelis:”E’ un onore essere a fianco di uno dei prestigiosi club motoristici d’Italia che tra l’altro vide tra i fondatori proprio mio padre”.
Le conclusioni sono state affidate a Roberto Serra, assessore al Commercio, che dice: “L’ Amministrazione Comunale ha il grande piacere di ospitare nel centro cittadino questa manifestazione che ogni anno si rinnova. Ferrara presenta tanti eventi di varia natura durante l’ anno: non poteva certamente mancare quale protagonista l’ Officina Ferrarese e la cultura de motori, con la partecipazione di tanti appassionati anche da fuori città. Un grazie a tutti gli organizzatori, non mancherà l’ opportunità per i visitatori di fare anche shopping”.
Un mondo di “Vespe” che sarà presente ad allietare la giornata di sabato: “Saranno in visione otto mezzi sul Listone all’inizio di via San Romano – spiega il refente Martin Dallago – dagli anni ’50 ad oggi con in particolare l’esposizione della Vespa XXXL ed XXXS dalle dimensioni rispettivamente extralarge ed extrasmall per la gioia di grandi e piccini”. Per il Gruppo Trattoristi Ferraresi d’epoca è intervenuto Marco Garbellini: “In piazza Castello ci saranno per l’intero week end qualcosa 25 trattori dagli anni ’20 fino al 1960. Stiamo parlando dei famosi Landini a testa calda ma anche mezzi agricoli di Porsche e Fiat senza dimenticare i nostrani Lamborghini”.
Appuntamento per il taglio del nastro, sabato 22 alle ore 15 in piazza Trento Trieste per il rombo inaugurale: la stampa è ovviamente invitata.

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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