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La serata di Martedì 31 luglio concluderà l’edizione estiva della manifestazione letteraria.
Alle ore 19.45 sarà dedicato ampio spazio alla poesia, attraverso la partecipazione in una tavola rotonda di 4 poeti che daranno voce all’importanza e al valore della composizione in versi.
Tiziana Novelli presenterà la silloge poetica “Sotto l’involucro spellato delle cose” (Edizione Trepuntinidisospensione, Pescara). Ventisei poesie, come il numero delle lettere dell’alfabeto, attraverso le quali l’autrice comunica l’incomunicabilità delle cose.
Cetty Muscolino, storico dell’Arte e del Restauro, presenterà la silloge “Vene di luce” (La Carmelina Edizioni). Un tramonto, un papavaero, l’autunno, rivelano e custodiscono le emozioni dell’autrice.
Francesco Eleuteri presenterà “Frammenti di un cristallo in frantumi” (La Carmelina Edizioni). Nelle parole di Eleuteri si avverte prepontemente l’esigenza di esprimere lo spazio che intercorre tra le cose e il soggetto che di queste cose si nutre.
Roberta Negroni presenterà “Sinfonie d’autunno” (Este Edition). Il sentimento della fuga inesorabile del tempo e dell’incombere della vecchiaia e della morte, è il tema di fondo del libro di liriche dell’autrice.

L’incontro poetico sarà moderato dal direttore editoriale di “La Carmelina Edizioni” Federico Felloni e da Federica Panzera, addetta all’ufficio stampa di Autori a Corte.

Alle ore 20.45 Marco Lui, alias Mister Lui, regista, comico e imitatore, si esibirà in una divertente presentazione/spettacolo rivolta anche ad un pubblico molto giovane, del libro “La Bibbia secondo Lui: alcune chiavi per comprendere le Scritture di Marco Lui” . Affascinante e divertente, il libro promette di far innamorare il lettore e di fornirgli le chiavi per comprendere meglio la Bibbia.

La serata si concluderà alle ore 21.30 con “Atipico Sinfonik 4Tet”, il concerto di chiusura di Autori a Corte-Estate 2018″, composto dal musicista Leonardo Veronesi, Silvia Marcenaro (violino), Eugenio Cabitta (chitarra acustica e cori), Giampiero Lupo (contrabbasso), Mario Manfredini (cajon e sezione ritmica).
La formazione davvero atipica testimonia la continua sperimentazione di sonorità diverse e di contaminazioni musicali di Veronesi, artista a tutto tondo che non smette di stupire. Il repertorio di inediti e di cover selezionate è stato rivisitato in chiave acustico-sinfonika per arrivare ad arrangiamenti che trasportano in diverse atmosfere musicali, pensati appositamente per l’evento.

Tutti gli artisti verranno omaggiati da “Birrificio Morgana”, un partner della rassegna che considerato il buon esito della sua presenza, riproporrà una sua degustazione durante l’evento teatrale “Strani Giorni. Estate a teatro”, dal 27 al 31 agosto 2018.
Tutte le presentazioni saranno ad ingresso gratuito.
Sarà possibile acquistare i volumi presentati nel luogo stesso dell’evento.

L’evento ha beneficiato di un sopporto importante offerto da Trattoria Due Comari, Fioreria Isabella, Beauty Club Estetica, Mobili Milani, IBS+Libraccio Ferrara.

Da: Autori a Corte

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Cari lettori,

dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “giornale” .

Tanto che qualcuno si è chiesto se  i giornali ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport… Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e riconosce uguale dignità a tutti i generi e a tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia; stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. Insomma: un giornale non rivolto a questo o a quel salotto, ma realmente al servizio della comunità.

Con il quotidiano di ieri – così si diceva – oggi “ci si incarta il pesce”. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di  50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle élite, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

La redazione e gli oltre 50 collaboratori scrivono e confezionano Periscopio  a titolo assolutamente volontario; lo fanno perché credono nel progetto del giornale e nel valore di una informazione diversa. Per questa ragione il giornale è sostenuto da una associazione di volontariato senza fini di lucro. I lettori – sostenitori, fanno parte a tutti gli effetti di una famiglia volonterosa e partecipata a garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano che si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori, amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato 10 anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato Periscopio e naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale.  Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 

Oggi Periscopio conta oltre 320.000 lettori, ma vuole crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

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Francesco Monini
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