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Da: Autori a Corte

Sempre in versione onweb, dal 5/12/2020 al 20/12/2020 
Tutte le presentazioni saranno visibili in diretta streaming  sulla pagina ufficiale facebook di Autori a Corte e sul canale youtube del Consorzio Eventi Editoriali.

Federico Felloni, Presidente del Consorzio Eventi Editoriali, organizzatore della manifestazione con le sue parole ribadisce che: “Anche questa edizione per le problematiche legate al Covid 19 verrà svolta interamente in streaming sulle nostre piattaforme abituali che già abbiamo collaudato nell’edizione estiva. A prescindere dalle restrizioni riteniamo fondamentale la salvaguardia della salute pubblica per cui toneremo dal vivo solamente quando le condizioni lo permetteranno senza voler prenderci inutili rischi. Anche in questa particolare fruizione abbiamo deciso di mettere al centro il libro senza però rinunciare alla solita carrellata di autori famosi e di richiamo. La nostra stella polare, la #culturadiffusa è pienamente rispettata anche in questa 14° edizione che mette insieme autori locali e scrittori affermati del panorama nazionale. Ci tengo a ribadire, come ho già fatto più volte, che si possono fare grandi cose anche senza sostegno istituzionali ed andare ad incidere sulle finanze pubbliche, già messe così a dura prova dalla situazione drammatica che stiamo vivendo.”
Fra gli autori ricordiamo far gli altri la grafologa Candida Livatino e Vincenzo Venuto conduttore di Missione natura.Le dirette sono fruibili gratuitamente e l’intera rassegna si avvale del supporto di Estense.com come media partner.
Per info autoriacorte@libero.it
Sul sito www.autoriacorte.onweb.it il calendario completo prevede nella prima giornata di sabato 5 dicembre alle ore 17,00 Gianpaolo Buonafede presenta il suo libro “GRAZIE DI AVERMELO DETTO” (edizioni La Carmelina). Ne parla con l’autore Alessandro Facchini e Federico Felloni e intervengono BicioFabbri (artista), Dinastia (cantautore), Tyrone Nigretti (scrittore), Manuel “Fu Kyodo” Simoncini (rapper).
Il titolo del libro è una frase di tutti i giorni, lo spazio che separa una persona dall’altra, una ferita aperta che non vuole cicatrizzarsi. Ispirato dalle frasi delle canzoni e dai viaggi interiori, dalle prese di posizione e dagli scambi emotivi, questo libro è il tentativo di prendere una manciata di storie e farne un gigantesco collage.
Giovedì 10 dicembre alle ore 17,00 Enrico Dal Buono presenta il suo libro “SIETE TUTTI PERDONATI” (La Nave di Teseo). Questo libro racconta la storia di Walter, un arrampicatore sociale di provincia, ha lanciato questa tendenza fondando la prima agenzia per barboni del pianeta, la Beautiful Losers: claim d’accattonaggio, cani lecca-sciure, pos a celle fotovoltaiche, clochard come nuovi influencer, Homeless Fashion Night al posto di Vogue Fashion Night. Ma tra questi clochard c’è anche Eva. Bella e misteriosa, rapper convertita all’Islam, assicura di rappresentare l’evoluzione dei kamikaze. Lei non ha bisogno di esplosivi, dice, lei soffre di autocombustioni: per Eva l’unico terrorismo sensato è quello contro se stessi. Il rapporto di amore-odio tra Walter ed Eva rischia di mandare all’aria l’agenzia e l’intera città. Eppure entrambi i personaggi nascondono qualcosa, che li lega molto più intimamente di quanto le apparenze lascino credere. E questo qualcosa, questo segreto, forse è ciò che accomuna anche tutti noi.
Doppio appuntamento nella terza giornata di sabato 12 dicembre alle ore 17,00 Franco Cazzola presenta il suo libro “VOCI PER UN LESSICO AGRARIO DELL’OTTOCENTO FERRARESE” (edizioni La Carmelina) e con lui modera Anna Quarzi.
Franco Cazzola insieme ad Angela Ghinato, Clizia Magoni, Michele Nani, Anna Quarzi, Marcello Toffanello e ad altri professionisti, ha dato vita all’impegnativo programma, occupandosi anche della redazione delle voci riguardanti l’agricoltura, attività fondamentale alla base del sistema economico del Ferrarese. Ora il suo lavoro è raccolto in questa pubblicazione, agile strumento per approfondire una parte della storia del nostro territorio, anche con l’aiuto delle immagini e della breve bibliografia che conclude ogni scheda.
Alle ore 18,00 Francesca Tanti presenta il suo libro “LA BOTTEGA DI CORSO GIOVECCA. MEMORIE DELLA FERRARA CHE FU” (edizioni la Carmelina) e ne parla con l’autrice Vincenzo Iannuzzo.
Questo libro racconta la storia di un uomo ormai anziano che sta chiudendo il suo negozio sito in corso Giovecca a Ferrara. Nel suo ultimo giorno di lavoro gli tornano in mente, con nostalgia, gli anni della sua infanzia, quando, nel 1954, dalle campagne copparesi si trasferì a Ferrara, con i suoi genitori. Per loro non fu facile adattarsi alla vita di città ed imparare il nuovo mestiere, ma grazie alla tenacia e alla passione la loro bottega diventò un punto di riferimento nel centro storico. Nel raccontare l’evolversi dell’attività di famiglia e del suo rapporto con Vittoria viene descritta la società italiana del boom economico, gli usi e i costumi di allora e la Ferrara di quegli anni.
Nella quarta giornata di venerdì 18 dicembre alle ore 17,00 Vincenzo Venuto presenta il suo libro “IL GORILLA CE L’HA PICCOLO” (HarperCollins) e con lui modera Riccarda Dal Buoni.
Vincenzo Venuto con il gorilla ce l’ha piccolo, tratto dal podcast di grande successo di storielibere.fm, spiega la sessualità degli animali, umani inclusi, che parte dal comportamento degli (altri) animali e ci fa capire qualcosa anche sulla nostra specie mentre alle ore 18,00 Federico Raponi presenta il suo libro “QUANDO IL FUMO SI DIRADA. MOMENTI DI UNA VITA TRA POLITICA, ARTE E CULTURA PARTIGIANE”. Un’autobiografia – ma forse sarebbe più giusto definirla una testimonianza – che inizia quasi in sordina, con una serie di aneddoti familiari, ma che procede via via in un crescendo, assumendo, con l’avanzare delle pagine, una dimensione più politica e culturale: corre veloce attraverso gli anni – dagli ’80 ad oggi – ripercorrendo le battaglie, la militanza politica, l’impegno civile, la passione per il cinema, la radio, i giornali, le tante amicizie e gli accadimenti di quel periodo.
Sabato 19 dicembre alle ore 17,00 Ornella Sgroi presenta il suo libro “È LA COPPIA CHE FA IL TOTALE. VIAGGIO NEL CINEMA DI FICARRA & PICONE CON INTERVISTE, ANEDDOTI E CURIOSITÀ” (HarperCollins) e con lei modera Federico Felloni. In questo libro, Ornella Sgroi ha voluto raccontare un percorso professionale e personale come mai nessuno ha fatto prima d’ora, pellicola dopo pellicola. Un tuffo “nel lungo percorso artistico di Ficarra e Picone, conferma e sviluppo ulteriore della capacità di Salvo e Valentino di entrare a gamba tesa nelle grandi questioni del nostro Paese con la loro comicità” come scrive l’autrice. Una chicca impreziosita da aneddoti e curiosità svelati per la prima volta dagli stessi Ficarra & Picone per tutti i loro numerosissimi fan e per chi ha voglia di scoprire il grande lavoro che c’è dietro questa straordinaria coppia comica.
Alle ore 18,00 Candida Livatino presenta il suo libro “DAGLI SCARABOCCHI ALLA FIRMA. LA GRAFOLOGIA RIVELA CHI SEI” (Mursia) e con lei modera Riccarda Dal Buoni. Questo manuale racchiude strumenti comprensibili anche ai non addetti ai lavori e una prospettiva ogni volta differente per raggiungere un unico obiettivo: conoscere meglio se stessi e gli altri.
Si chiude domenica 20 dicembre alle ore 17,00 Luca Azzolini presenta il suo libro “ROMULUS. IL SANGUE DELLA LUPA” (HarperCollins). Romulus è una saga eroica che affonda le proprie radici nell’VIII secolo a.C., in un mondo arcaico e brutale, governato dalla natura e dagli dèi, da cui sorgerà uno degli imperi più grandi e potenti di sempre. Un racconto avvincente che risale all’inizio della catena di eventi che fra storia, leggenda e rivoluzione porteranno alla nascita di Roma.
Alle ore 18,00 Francesco e Max Morini ci parlano della loro quadrilogia per i tipi di Newton Compton con protagonista Ettore Misericordia, il proprietario di una storica libreria di Roma. Autodidatta coltissimo, conosce tutti i segreti della città eterna. Ingegno acuto e profonda conoscenza della città e della sua storia sono gli strumenti di cui Misericordia si serve per fornire un aiuto sempre prezioso all’ispettore Ceratti.

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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I 5 articoli di Periscopio più letti negli ultimi 30 giorni

05.12.2023 – La manovra del governo Meloni toglie un altro pezzo a una Sanità Pubblica già in emergenza, ma lo sciopero di medici e infermieri non basterà a salvare il SSN

16.11.2023 – Lettera aperta: “L’invito a tacere del Sindaco di Ferrara al Vescovo sui Cpr è un atto grossolano e intollerabile”

04.12.2023 – Alla canna del gas: l’inganno mortale del “mercato libero”

14.11.2023 – Ferrara, la città dei fantasmi

07.12.2023 – Un altro miracolo italiano: San Giuliano ha salvato Venezia

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

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Francesco Monini
direttore responsabile


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