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da: organizzatori
Si avvicina la terza tappa del progetto Avanziamo, progetto ideato e curato dalla Associazione Culturale Officina Dinamica per la valorizzazione delle eccellenze e la riduzione delle eccedenze alimentari. Questa volta l’obiettivo è puntato sui ristoranti: l’incontro, che si terrà il 21 settembre 2015, presso il Palazzo Municipale (Sala dell’Arengo), ore 10-13, avrà un carattere seminariale, sarà pubblico ma rivolto prevalentemente agli Amministratori, alle associazioni di categoria ed agli imprenditori del settore ristorativo e turistico con l’intento di animare un dibattito sulle opportunità che i ristoranti hanno nell’attivare percorsi di sostenibilità anche con l’obiettivo di ridurre lo scarto alimentare. Officina Dinamica ha invitato i ristoratori protagonisti di alcune iniziative di successo: la certificazione “Ecoristorazione Trentino” ed il “Concorso Menu a KM Zero” del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano. Inoltre verrà dato risalto anche ad alcune iniziative ferraresi.

Interverranno:
Luca Vaccari – Assessore alla Contabilità e Bilancio, Partecipazioni, Economia solidale del Comune di Ferrara
Roberta Lazzarini, Sergio Rigolin – Officina Dinamica
Filippo Lenzerini – Punto 3
Alberto Lambertini – Ristorante “Da Claudia” (Corniglio – PR)
Livio Crepaz – Ristorante Le Giare (Pozza di Fassa – TN)
Matteo Musacci – titolare di “Spazio DiCibo”
Alessandro Orsatti – titolare “Orsatti Group”
Marco Mascagni – EcoBio Confesercenti/Federbio
Mario Santi – coordinatore scientifico Avanziamo Officina Dinamica

Dopo gli interventi è previsto un dibattito per raccogliere anche altre esperienze e raccogliere tra gli intervenuti la disponibilità a costruire le prossime tappe del progetto compresa quella già fissata al Museo di Storia Naturale di Ferrara il pomeriggio del 3 ottobre che fa parte degli eventi collaterali al Festival di Internazionale a Ferrara. Tutti gli interlocutori avranno modo di condividere le finalità del progetto AvanziAMO che si propone di fare di questa tappa sulla ecoristorazione, uno dei punti fondamentali per il raggiungimento dei suoi obiettivi: quello di favorire le premesse per la redazione della Carta di Ferrara, un documento per la definizione delle politiche del cibo anti-spreco e in grado anche di esaltare le eccellenze della filiera alimentare locale
Questa terza tappa di AvanziAMO si svolge in collaborazione con Punto 3 e l’intero progetto è patrocinato dal Comune di Ferrara.

Fonte: http://www.punto3.info/news/21-settembre-ferrara-avanziamo-ristoranti-spreco-zero

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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