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Da: Ufficio Stampa Consorzio “Wunderkammer”

Sabato 7 dicembre 2019 dalle 10 alle 22, dodici ore di progettazione no stop a Wunderkammer (Palazzo Savonuzzi, via Darsena 57). Progetto a cura di Basso Profilo aps.

Una maratona di 12 ore per giovani innovatori si terrà sabato 7 dicembre, dalle 10 alle 22, negli ex magazzini fluviali della darsena di Ferrara. L’iniziativa, curata dall’associazione di promozione sociale Basso Profilo, sarà un vero e proprio “banCO di prova” durante il quale i partecipanti potranno progettare -con l’aiuto di tutor- idee di servizi innovativi per integrare l’offerta del Consorzio Wunderkammer nei settori dell’innovazione sociale, dell’economia circolare e delle industrie culturali e creative.

Che cos’è un hackathon? Un hackathon è una maratona – ristretta in un arco di tempo ben determinato – che vede l’intensa collaborazione su un progetto comune. Idea destinata a professionalità informatiche per la programmazione di software, a partire dal Duemila gli hackathon hanno assunto maggiore importanza, abbracciando settori eterogenei e coinvolgendo una vasta gamma di attori.

La challenge del 7 dicembre e suoi destinatari. L’hackathon è rivolto a team formali (gruppo già costituito e provvisto di una ragione sociale come un’associazione, una s.r.l, una cooperativa, ecc.) e informali (gruppo di persone privo di ragione sociale). Sarà possibile candidare un team o presentare una candidatura individuale, demandando la costituzione di un team all’organizzazione. Ciascun team dovrà essere composto da un minimo di tre partecipanti di cui almeno 2/3 di età inferiore o uguale ai 34 anni. Le candidature individuali saranno ritenute ammissibili solo per giovani fino 34 anni. L’obiettivo della maratona di progettazione è quello di trasformare gli ex magazzini fluviali di Ferrara in un community hub per il quartiere Giardino-Darsena.

Cos’è un community hub? Si tratta di uno spazio ibrido che fa inclusione sociale e alleva talenti, promuove e accompagna processi di rigenerazione urbana e prova a contrastare l’esclusione, generando lavoro.

“Questo interessante hackaton – evidenzia Micol Guerrini, assessore alle Politiche giovanili del Comune di Ferrara – stimolerà giovani e professionisti a portare nuovi progetti sulla riqualificazione di uno spazio del quartiere Giardino-Darsena. È importante per i ragazzi mettersi alla prova e ragionare sulle potenzialità del proprio territorio, anche tramite i temi dell’innovazione sociale, l’industria culturale e l’economia circolare. Temi chiave questi nello sviluppo di nuove progettualità, ma anche di nuove figure professionali. Entrambe, grazie anche ai focus dei finanziamenti europei e regionali, stanno prendendo sempre più piede sullo scenario europeo e nazionale”

Come nasce BanCO. “La parola banco -spiega il coordinatore del progetto e direttore dell’ aps Basso Profilo, Leonardo Delmonte- è ricca di significati. Può essere un insieme di pesci, un tavolo di lavoro, una panca. Il concetto di scambio e relazione, presente con diverse sfumature in tutti i significati del termine, è alla base del progetto banCO.”

Nato nell’aprile 2014 a Ferrara nell’ambito di LOWaste (LIFE+), il progetto banCO, grazie alla curatela dell’aps Basso Profilo e al sostegno di una rete di partner, ha attivato 5 postazioni di coworking presso gli spazi gestiti dal Consorzio Wunderkammer. Su queste scrivanie hanno avuto modo di lavorare e crescere professionalmente – superando l’isolamento lavorativo – giovani designer, architetti, artigiani, grafici, progettisti europei, illustratori, freelance attivi nel mondo della moda, dell’organizzazione di eventi o dell’editoria. Nel 2018 è iniziata una nuova fase del progetto, “banCO: coworking, comanufacturing, community”, che nell’arco di un triennio intende trasformare Wunderkammer in un community hub per il quartiere Giardino-Darsena.

I premi. Le squadre classificatesi ai primi tre posti potranno sviluppare la propria idea avvalendosi di 4 mesi (dal 10.01.20 al 10.05.20) di incubazione d’impresa e tutoring a cura di ART-ER, Centoform, ACTA. Il team che avrà ottenuto il punteggio maggiore vincerà anche un assegno di 1.500 euro e una postazione riservata da gennaio a maggio 2020 nello spazio coworking sulla darsena gestito dal Consorzio Wunderkammer.

Gli organizzatori. “banCO di prova” è un’iniziativa ideata e curata da Basso Profilo aps, in collaborazione con il Comune di Ferrara, AREA S3 di Ferrara coordinata dal Consorzio ART-ER Attrattività Ricerca Territorio, l’ente di formazione Centoform, l’associazione per la tutela dei freelance ACTA, Er.Go – Azienda regionale per il diritto agli studi superiori, Consorzio Wundekammer. L’iniziativa è parte del progetto “banCO: COworking, COmanufacturing, COmmunity”, finanziato dal Comune di Ferrara con i fondi della Regione Emilia-Romagna – L.R. 14/2008, ed è promossa nell’ambito della Convenzione della Regione Emilia-Romagna con il consorzio ART-ER per la realizzazione del “Progetto triennale di sviluppo per attività’ di supporto all’attuazione di interventi a favore delle alte competenze per la ricerca, il trasferimento tecnologico e l’imprenditorialità” – finanziato dal POR FSE 2014/2020, approvato con DGR 2031 del 18 novembre 2018.

A spiegare il progetto nel dettaglio:
Micol Guerrini, assessore alle Politiche giovanili del Comune di Ferrara;
Anna Lisa Ferroni, dell’ufficio Servizi Culturali, Politiche Giovanili, Progettazione Europea del Comune di Ferrara;
Manfredi Patitucci, presidente dell’aps Basso Profilo;
Leonardo Delmonte, direttore aps Basso Profilo e coordinatore progetto banCO;
Irene Bortolotti, referente ACTA per l’Emilia-Romagna.

Bando: http://www.consorziowunderkammer.org/p/26/banco.html

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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