Skip to main content

da: ufficio comunicazione ed eventi Unife

E’ on line il bando Unife per l’assegnazione di una borsa di studio a favore di una persona titolare di protezione internazionale (rifugiata o beneficiaria di protezione sussidiaria) che intenda immatricolarsi ai corsi di laurea triennale, magistrale o magistrale a ciclo unico dell’Università di Ferrara per l’a.a. 2016/17 .

Spiega Giuseppina Antolini, Responsabile dell’Ufficio Mobilità e Didattica internazionale dell’Ateneo: “ Con questa borsa accogliamo l’invito della Commissione europea a sviluppare forme di integrazione per studenti o studentesse costretti o costrette a interrompere il proprio percorso formativo perché perseguitati o in fuga da zone di guerra. La borsa, dell’importo complessivo di € 14.737,00 – al lordo degli oneri di legge – sarà suddivisa in 3 rate, 2 nel caso di laurea magistrale. Il pagamento della borsa è subordinato all’effettiva ammissione e immatricolazione al corso prescelto o ad altro corso del medesimo ciclo e al possesso dei requisiti di mantenimento presenti nel bando. La borsa di studio non è cumulabile con borse di studio erogate dall’Azienda Regionale per il diritto agli studi superiori – ER-GO, dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), ma è compatibile con altre forme di aiuto erogate da ER-GO (es. servizi abitativi, mense). Al beneficiario o alla beneficiaria verrà garantito l’esonero dal pagamento delle tasse universitarie restando a suo carico solo l’imposta di bollo, l’assicurazione obbligatoria e la tassa regionale per il diritto allo studio”.

Sono ammessi a partecipare al bando coloro che abbiano ottenuto, od ottengano entro il 30/09/2016, lo status di rifugiato/a o beneficiario/a di protezione sussidiaria; possiedano un titolo di studio che consenta l’accesso ai corsi dell’Università di Ferrara; non siano già studenti o studentesse Unife, salvo per le richieste di ammissione alla laurea magistrale.

Il contributo verrà attribuito in base alla valutazione del Curriculum studiorum e di un colloquio motivazionale.

Il bando è pubblicato al seguente link del sito Unife:
http://www.unife.it/studenti/internazionale/borsa-di-studio-per-persona-rifugiata-o-beneficiaria-di-protezione-sussidiaria

Candidatura online: http://www.unife.it/studenti/internazionale/rifugiata, entro e non oltre le ore 12.00 di martedì 30 giugno 2016.

Per maggiori dettagli: Sportello Mobilità e Didattica internazionale di Unife (via Savonarola, 9), orari di apertura al pubblico: lunedì e mercoledì dalle ore 9.30 alle ore 12, martedì dalle 14.30 alle 16, tel. 0532 293028, mob_int@unife.it

tag:

UNIVERSITA’ DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it