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Da: Ufficio Stampa Lega Emilia-Romagna

EFFICIENZA ENERGETICA, BARGI (LEGA ER): “LA REGIONE PROROGA DI SEI MESI LA SCADENZA PER I CONTROLLI OBBLIGATORI: OSSIGENO PER MIGLIAIA DI ATTIVITÀ A RISCHIO SANZIONE”

BOLOGNA, 4 DIC – “Un ottimo risultato, in cui a prevalere è stato il buonsenso rispetto alla gestione di un periodo critico come quello che stiamo attraversando: la Regione ha prorogato per altri sei mesi le scadenze per effettuare i controlli obbligatori di efficienza energetica e gli eventuali interventi di messa a norma richiesti, e così ha dato una boccata d’ossigeno a migliaia di attività che avrebbero invece rischiato di incorrere in pesanti sanzioni”.

Soddisfatto il consigliere regionale della Lega ER Stefano Bargi, che sul tema aveva presentato una risoluzione alla Giunta.

“Il protrarsi della pandemia e l’adozione di ulteriori misure restrittive dovute alla diffusione del Covid-19, rende quasi impossibile rispettare le attuali scadenze, esponendo le imprese e i responsabili di impianto al rischio di pesanti sanzioni” commenta Bargi.

Le conseguenze dell’emergenza causata sanitaria hanno interessato anche l’attività delle imprese di manutenzione degli impianti termici e dei responsabili di impianto per quanto riguarda il rispetto delle scadenze per effettuare i controlli obbligatori di efficienza energetica e gli eventuali interventi di messa a norma richiesti a seguito di controlli precedentemente effettuati” sottolinea il consigliere leghista.

“Già un passo era stato fatto per agevolare il recupero di queste attività ed evitare sanzioni, con la Legge regionale n. 3 del 31 luglio 2020, che prevede di non applicare la sanzione relativa al mancato rispetto dei termini per i controlli, nel periodo compreso tra il 31 gennaio 2020 e il 31 luglio 2020, nel caso in cui il responsabile dell’esercizio e della manutenzione dell’impianto termico avesse regolarizzato la posizione entro 90 giorni decorrenti a partire dall’1 agosto 2020. Oggi una nuova decisione di buon senso” conclude Bargi.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

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Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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