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da: ufficio stampa AFM s.r.l.

Afm ospita il biochimico statunitense che ha ideato il regime nutrizionale diventato famoso in tutto il mondo.

Ferrara, 31 Marzo 2016 – Dieta Zona, la nuova alimentazione. La nutrizione come farmaco del XXI secolo: è questo il tema della conferenza organizzata dalle Farmacie Comunali di Ferrara.

Il meeting aperto al pubblico, previa prenotazione da effettuarsi presso la Farmacia Porta Mare, avrà luogo mercoledì 6 aprile, alle ore 19.00 nel Torrione San Giovanni – Via Rampari di Belfiore, 167, Ferrara.

Protagonista dell’incontro: il Professor Barry Sears, famoso ricercatore e biochimico americano, presidente dell’Inflammation Research Foundation, specializzato nel controllo dietetico e ideatore della Dieta Zona. I suoi libri sull’argomento, hanno venduto oltre cinque milioni di copie e sono stati tradotti in ventidue lingue.

Sears da sempre afferma che la nutrizione svolge un ruolo di primaria importanza nel contrastare i processi infiammatori e che questa diventerà il farmaco d’elezione del XXI secolo nonché una fonte di “terapia genica”.

Accrescere il livello di conoscenza e di sensibilità nei confronti della corretta alimentazione è l’obiettivo di quest’iniziativa che si avvale del patrocinio di Enervit, società attiva nel mercato dell’integrazione alimentare sportiva e della nutrizione funzionale.

Nel corso dell’incontro, preceduto da un aperitivo di benvenuto, saranno illustrate le novità della scoperta scientifica di Sears, basata in particolare sull’abbinamento di omega 3 e polifenoli. Secondo gli studi la combinazione di questi due elementi stimola una produzione di sostanze antiossidanti, capaci di contrastare i processi ossidativi responsabili della degenerazione cellulare e dei tessuti. Quindi dell’invecchiamento e dell’insorgenza di patologie ad esso collegate.

Così le Farmacie Comunali danno vita ad un’opportunità per richiamare l’attenzione della cittadinanza sul tema cruciale della prevenzione a tavola e per illustrare come la nutrizione sia la migliore delle cure.

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Riceviamo e pubblichiamo


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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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