Skip to main content

Da: Il baule volante

Biancaneve a Favole sotto gli alberi:
al Grisù si chiude in bellezza con la fiaba più amata

La quindicesima edizione della rassegna estiva di Teatro per Bambini e Famiglie Favole sotto gli Alberi si chiude, sabato 24 agosto alle ore 21,15 presso Factory Grisù (Ferrara, via Poledrelli, 21 – ex caserma dei vigili del fuoco), con lo spettacolo “Biancaneve” della grande compagnia bolognese La Baracca/Testoni Ragazzi: uno spettacolo brioso e accattivante che propone la fiaba classica in chiave comica e scanzonata.

Per la prima volta nelle rassegne organizzate dal Baule Volante, la Direzione è felice di ospitare La Baracca di Bologna, la prestigiosa vicina di casa che gira in tournee in tutto il mondo con le proprie creazioni di teatro per l’infanzia e la gioventù e organizza il più grande e importante festival per la prima infanzia d’Italia, in collaborazione con l’Unione Europea. Con questo importante bagaglio ma anche con la semplicità e la trascinante simpatia di Bruno Cappagli – fra i fondatori della Baracca e oggi suo presidente che mai, nemmeno per un istante, ha pensato di abbandonare il palco scenico ed il pubblico dei bambini – arriva a Ferrara questa Biancaneve, spettacolo leggero, comico, ironico, irriverente e un po’ sognante, davvero perfetto per una serata di fine estate.

Lo spettacolo, che affronta con ironia la fiaba classica conosciuta da tutti i bambini, prende le mosse da una situazione buffa e surreale: cosa succederebbe se una compagnia teatrale non riuscisse ad arrivare in tempo a teatro per fare lo spettacolo?
Per raccontare Biancaneve, poi!
Sarebbe un vero problema spiegarlo al pubblico… Ma il direttore del teatro potrebbe avere un’idea geniale. Chiedere a qualcun altro di recitare, “tanto è una storia che tutti conoscono”, figuriamoci chi da anni monta le scene di questo spettacolo!

Ed è così che due tecnici, abituati a stare dietro le quinte, si ritrovano sul palcoscenico a interpretare la classica fiaba, improvvisandosi attori. Nonostante le prime reticenze però, con l’aiuto del loro collega in regia, i due scopriranno il piacere di vivere l’immaginario fantastico del racconto indossando i panni dei vari personaggi della storia. Una trasformazione dei ruoli e degli oggetti in scena per assecondare la narrazione.

Una metamorfosi, proprio come quella che vive la protagonista della fiaba nel suo viaggio iniziatico… e come quella dell’individuo durante la crescita.

Lo spettacolo è vincitore del premio del pubblico alla 3a edizione di Piccolipalchi, rassegna teatrale dell’ERT del Friuli-Venezia Giulia (2008/2009), del premio L’Uccellino Azzurro come miglior spettacolo e del Premio Silvia a Fabio Galanti per il miglior attore, alla 13a edizione del Festival Ti fiabo e ti racconto di Molfetta (2008).

Nata nel 1976 a Bologna, La Baracca opera da più di 40 anni nel Teatro Ragazzi.
Le produzioni della compagnia, rivolte esclusivamente a bambini e ragazzi, sono incentrate sul teatro d’attore e su una drammaturgia originale. Negli anni la compagnia ha sviluppato una poetica alla ricerca dello stupore, della semplicità intesa come essenzialità, dell’incontro e del confronto costante con il pubblico. A oggi La Baracca ha prodotto più di 245 titoli per bambini e ragazzi di tutte le età e per un totale di più di 12.900 repliche. Ogni anno vengono realizzate nuove produzioni per le diverse età, dai piccoli dei nidi agli adolescenti della secondaria, passando dai bambini delle scuole dell’infanzia e delle primarie.

Lo spettacolo si rivolge a tutti i bambini dai 5 ai 10 anni.

In caso di maltempo lo spettacolo sarà realizzato al coperto, presso la Sala Macchine dello Spazio Grisù.

La rappresentazione avrà inizio alle ore 21,15
L’ingresso è di € 5,00 per i bambini e di € 6,00 per gli adulti, senza prenotazione.

Informazioni: Il Baule Volante –Paola Storari 347/9386676.http://ilbaulevolante@libero.it   http://www.ilbaulevolante.it

 

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it