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da: organizzatori

Bike Night è un’esperienza in bici che unisce la notte, la passione e le persone. L’idea è semplice. Si parte a mezzanotte, dal centro di una città, per raggiungere dopo 100km (circa) la natura, pedalando su piste ciclabili: che si tratti del mare, del lago o della montagna, comunque luoghi distanti dal centro urbano da dove si è partiti. Perché Bike Night vuole dimostrare che in bici è possibile raggiungere posti cui di solito non crediamo, vogliamo o ci immaginiamo in grado di arrivare. Nel 2016, giunti alla terza edizione, Bike Night arriverà in cinque città: Ferrara, Bolzano, Udine, Verona e Milano.

La prima edizione a Ferrara, nel 2014, registrò quasi 200 partecipanti. Nel 2015 a giugno in piazza Ariostea sono partiti 800 ciclisti verso il mare. A luglio, si è tenuta anche la prima Bike Night sulle Alpi, da Bolzano al Lago di Resia, con 130 iscritti. Scenari diversi per lo stesso tipo di esperienza: un fiume di ciclisti che accende le notti d’estate. Per la terza edizione, la passione per la bici di notte aumenta ancora: la prima tappa a Ferrara, sabato 18 giugno, conta già 1300 iscritti. E l’attesa cresce anche per tutte le altre tappe.

Non conta il cronometro, non c’è ordine di arrivo: è un evento che racchiude elementi quasi primordiali che portano a salire in sella alla bici. C’è il viaggio, il movimento. C’è l’orario inconsueto, generalmente destinato ad altro: la notte, che i ciclisti illuminano con le loro luci, diventa elemento sorprendente. C’è il buio da affrontare, l’oscurità da domare, che sembra quasi inghiottire i partecipanti per restituirli poi all’alba stanchi ma sorridenti, appagati, rivitalizzati. C’è il sole che sorge, a regalare calore e sorrisi per confezionare una traversata in bici insieme ad altre persone. Tutte accomunate dallo stesso approccio verso la bici: personale, genuino, parallelo a qualsiasi moda del momento, tecnica o di atteggiamento.

Ci sono tutti i tipi di ciclisti alla Bike Night: l’agonista, quelli su scatto fisso, le famiglie, gruppi di ragazzi, uomini donne e bambini. È una festa, dove non serve agghindarsi ma si interpreta finalmente soltanto sé stessi. Il fruscio della catena come colonna sonora di un film dove si recita a soggetto, con una sceneggiatura che si dipana dall’attesa della partenza, dove ci si ritrova come esuli da una vita cittadina che lascia ai margini la bicicletta. Poi finalmente si parte, la passione inizia a circolare per quelle strade che vengono riconquistate di notte. Il film prosegue, tra momenti di fatica, imprevisti anche, affrontati sempre insieme, soste rigeneranti dove ci si confronta, incontra, conosce. Fino al gran finale, su una spiaggia o in riva al lago, lontano chilometri dal punto di partenza perché serve molta strada, per costruirsi un ricordo che duri per sempre.

Bike Night è l’appuntamento notturno dedicato a chi ama la bici e mettersi alla prova. Grazie alla sua formula unica, riesce a coinvolgere le persone innescando una scintilla di curiosità. Integra realtà diverse, fa nascere collaborazioni tra soggetti pubblici o privati, che insieme costruiscono con ingredienti locali un evento che non impatta ferocemente sul territorio, ma ne valorizza gli aspetti urbanistici, paesaggistici, emotivi.

Nel 2016 si dipanerà in cinque appuntamenti, tutti ambientati in scenari diversi, per realizzare sempre la stessa esperienza: un’aggregazione spontanea e variegata di ciclisti che colora le notti della nostra estate. Perché la passione per la bici non dorme mai.

APPUNTAMENTI 2016

18 giugno Ferrara – Mare (Lido di Volano) https://www.facebook.com/events/219863875045815/
9 luglio Bolzano – Lago di Resia
https://www.facebook.com/events/205053743207809/
20 agosto Udine – Ciclovia Alpe Adria https://www.facebook.com/events/477003022496741/
24 settembre Verona – Lago di Garda
https://www.facebook.com/events/1191806324186800/
8 ottobre Milano – Lago Maggiore
https://www.facebook.com/events/619553454859653/

Tra le novità 2016, il Villaggio Partenza: prima della mezzanotte, la piazza si popolerà a partire dalle 18 con infopoint, area relax, eventi e stand espositivi. Sono inoltre garantiti servizi di noleggio bici e casco, rientri in pullman, assistenza tecnica e medica lungo il percorso, ristori lungo il tracciato, colazione all’arrivo. Le Bike Night nel 2016 arrivano in tre nuove città: Udine, Verona e il gran finale a Milano. La tappa milanese, che ha come partner UpCycle Cafè e Bike Mi, prevede la partenza da piazza Leonardo a mezzanotte. Le bici passeranno in Piazza Duomo per poi imboccare la ciclabile dei Navigli, su su fino al Lago Maggiore. A Milano l’evento sarà trasmesso in diretta anche su Radio Popolare.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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