Skip to main content

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Tornano a Unife il 22 maggio

Venerdì 22 maggio, l’Università di Ferrara riaprirà le porte ai figli e alle figlie di tutta la comunità universitaria per aderire a “Bimbi & Bimbe in ufficio con mamma e papà”, l’iniziativa nazionale promossa per il 21esimo anno consecutivo dal Corriere della Sera/Corriere Economia, in collaborazione con La Stampa, e patrocinata dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia – Presidenza Consiglio dei Ministri, per mostrare ai bambini e alle bambine il posto dove lavorano i genitori.

A riproporre e ad organizzare l’evento in Ateneo un team, coordinato da Cristiana Fioravanti, Delegata alle Pari Opportunità, composto da Silvia Borelli, Presidente del Consiglio di Parità, Cinzia Mancini, Presidente del Comitato Unico di Garanzia, Federica Danesi, Manager didattica, Claudia Palandri, Dipartimento di Giurisprudenza, Maria Grazia Campantico, Ufficio Comunicazione ed eventi, Marisa Agnoletto, Marcella Barigozzi, Paola Rossi, Ufficio Sviluppo e Benessere Organizzativo, in collaborazione con Carla Parolini, Direttrice CUS Ferrara.

Il nuovo appuntamento sarà carico di novità, a partire dal titolo, rinnovato in ottica di parità di genere, che quest’anno a Unife comprende anche le bimbe (l’iniziativa nazionale continua infatti a chiamarsi “Bimbi in ufficio”), decisione fortemente voluta dalle stesse organizzatrici.

Così spiega Fioravanti: “ Gli studi di genere provano l’importanza di un linguaggio adeguato a sottolineare la differenza. Nondimeno, la normativa sovranazionale e le più recenti leggi regionali – fra cui la l.r. dell’Emilia-Romagna – assegnano anche alle Università un ruolo d’impulso nel contrasto degli stereotipi. La Presidente Boldrini, in occasione della Giornata internazionale della donna, ha sottolineato con forza l’importanza del linguaggio e del rispetto della sua declinazione. E’ stato dunque per noi importante procedere ad una consapevole integrazione del titolo dell’evento: un piccolo, ma significativo, cambiamento culturale in un’ottica di sensibile promozione della vera uguaglianza. Perché perpetrare l’uso del maschile neutro quando, con un piccolo sforzo, si può fare di più e meglio?”

“Siamo stati il primo Ateneo in Italia ad aderire, già tre anni fa, a questa iniziativa – prosegue Fioravanti – che si configura come una vera e propria giornata di condivisione e attenzione al sociale, importante non solo per gli adulti, ma anche per i più piccoli, che per un giorno hanno l’opportunità di vedere da vicino cosa fanno i genitori durante i momenti in cui non sono con loro”.

Una festa dunque dedicata all’infanzia e alle famiglie, con invito a partecipare non solo ai genitori ma anche ai parenti, dove gli ingredienti necessari sono semplici, ma carichi di significato. Per stare assieme, imparare e divertirsi.

Il tema di riflessione e intrattenimento scelto dall’Ateneo per questa nuova edizione saranno l’alimentazione, lo sport e il benessere, che deriva da un corretto stile di vita ed esercizio fisico, importanti sin dai primi anni di vita.

Il programma del 22 maggio prevede:

– ore 8.30: arrivo nelle strutture universitarie dei bimbi e delle bimbe con i genitori e parenti, conoscenza dei colleghi, del luogo e dell’organizzazione del lavoro di mamma e/o papà;

– ore 10.30: ritrovo al CUS – Centro Universitario Sportivo (via Gramicia, 41), per assistere alla lezione dal titolo “E’ l’ora di mangiare tutto: l’ A B C dell’alimentazione”, a cura di Cristina Saletti, Dirigente Medico U.O. Igiene degli Alimenti e Nutrizione, Dipartimento di Sanità Pubblica AUSL di Ferrara; premiazione degli elaborati dei bimbi e delle bimbe svolti a casa sul tema “Vi illustro la mia ricetta preferita” e consegna dei diplomi di partecipazione;

– Ore 11: giochi sportivi e animazione, a cura dello Staff CUS Ferrara;

– Ore 12: merenda presso il “Ristorante Le Querce” (via Gramicia,41).

“ Un messaggio culturale – concludono le organizzatrici – che ci auguriamo possa servire da esempio ad altre strutture ed enti, per sottolineare il contributo che una giornata come questa può apportare all’ambiente professionale e alla conciliazione con il quotidiano. Un’esperienza e un utile momento di crescita, quindi, per grandi e piccoli/e, per dare più spazio a valori forti su cui deve basarsi la vita”.

L’evento rientra nel Piano di Azioni Positive d’Ateneo 2014-2016, volto a garantire le pari opportunità, a promuovere attività in merito al benessere organizzativo e a rimuovere gli ostacoli che si frappongono alla realizzazione della parità.

tag:

UNIVERSITA’ DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it