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Da organizzatori

A Ferrara la manifestazione si svolgerà domenica 13 maggio in collaborazione con il Comune di Ferrara

La tradizionale manifestazione promossa da FIAB-Federazione Italiana Amici della Bicicletta da quasi vent’anni nella seconda domenica di maggio (Giornata Nazionale della Bicicletta), ha come principale obiettivo quello di diffondere l’uso della bici tra giovani e giovanissimi a sostegno di una mobilità sostenibile, riaffermando il tema della sicurezza e della salute legata al movimento dei più piccoli attraverso gli spostamenti quotidiani.

Coinvolgendo in primis le famiglie, Bimbimbici intende, inoltre, sollecitare la collettività a una riflessione generale sulle necessità di creare zone verdi e piste ciclabili per aumentare la vivibilità dei centri urbani.

E proprio chi usa la bicicletta, infatti, sceglie un mezzo che può vantare tanti superpoteri: non inquina l’aria, non fa rumore, non occupa tutto lo spazio delle auto, rende le persone più felici e allegre.

Il 13 maggio BIMBIMBICI festeggia i Supereroi in bicicletta a Ferrara!

Ritrovo: ore 9.30 in piazza Duomo

Partenza: ore 10 Faremo una ciclopasseggiata tra i parchi e le vie della città, con le favole di Teresa Fregola e la fisarmonica di Nicola Canali, la merenda del Ristorante 381 storie da gustare, i gadget di FIAB Ferrara per i partecipanti.

La partecipazione è a offerta libera.

Bambini in bicicletta assicurati RC verso terzi durante l’evento.

L’ultima tappa prevista è Associazione Nuova Terraviva, per chi vuole pranzo a prezzo convenzionato.

“Oggi più che mai abbiamo bisogno di far crescere una nuova generazione di cittadine e cittadini – dice Stefano Diegoli, presidente FIAB Ferrara –, Ferrara Città delle Biciclette ha il dovere di favorire questo tipo di iniziative, dove i piccoli ciclisti possano toccare con mano la bellezza di andare in bici. Per questo siamo in prima fila per mettere in atto percorsi sicuri di Casa-Scuola” da attuare da subito nella nostra città”.

L’ambientazione nel fantastico universo dei supereroi è stata confermata anche per l’edizione 2018 di Bimbimbici, l’atteso appuntamento per bambini, ragazzi e famiglie che potranno prendere parte all’allegra pedalata in sicurezza lungo le strade di oltre 150 città di tutta Italia.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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