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da: ufficio stampa Comune di Ferrara

Sabato 14 marzo 2015, presso Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara, via Filippo de’ Pisis, 24.

Programma

Ore 9.30. Registrazione dei partecipanti. Introduzione del Direttore del Museo, Stefano Mazzotti. Saluti di Massimo Maisto, Vicensindaco e Assessore alla Cultura, e Caterina Ferri, Assessore all’Ambiente, Comune di Ferrara.

Presentazione dei progetti. Coordina: Carla Corazza, Museo di Storia Naturale di Ferrara

10.00: Collezioni e citizen science. Dalla museologia al monitoraggio della biodiversità
Stefano Mazzotti, Laura Sensi, Danio Miserocchi, Museo di Storia Naturale di Ferrara; Andrea Benocci, Museo di Storia Naturale dell’Accademia dei Fisiocritici, Siena

10.20: Progetto ARVE – Farfalle del Veneto
Lucio Bonato, Dipartimento di Biologia, Università di Padova 
Marco Uliana, Museo di Storia Naturale, Venezia
Stefano Beretta, Associazione Entomologica Naturalistica Vicentina

10.40 Progetto MIPP – Monitoring of Insects with Public Participation 
Alessandro Cini e Lara Redolfi De Zan, Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (FI) e Centro Nazionale per lo studio e la Conservazione della Biodiversità Forestale Bosco Fontana, (MN);
Giovanni Nobili, Corpo Forestale dello Stato, Punta Marina (RA)

11.00 Progetto CSMON-LIFE: Data from the people, data for the people
Stefano Martellos, Dipartimento di Scienze della Vita, Università di Trieste

11.20 Progetto SiiT – Strumenti interattivi per l’identificazione della biodiversità
Pier Luigi Nimis, Dipartimento di Scienze della Vita, Università di Trieste

11.40: Progetto SiiT – I pesci del fiume Reno: dalle Valli di Argenta al mare
Mattia Lanzoni, Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie, Università di Ferrara

12.00 Intervento dell’On. Alessandro Bratti, VIII Commissione Ambiente della Camera e Presidente Commissione Bicamerale Rifiuti

12.20-14.00 Pausa pranzo in Museo

14.00 Progetto Occhio alla Medusa – Meteomeduse.focus.it – Perseus, CoCoNet, Med Jellyrisk 
Ferdinando Boero, Università del Salento, Lecce. CNR-ISMAR, Genova

14.20 Progetto Atlante delle libellule italiane
Stefano Aguzzi, Associazione Odonata.it

14.40 Progetto Ornitho.it – Piattaforma comune d’informazione di ornitologi, birdwatchers e…
Roberto Lardelli, Gruppo di Conduzione di Ornitho.it

15.00 Discussione

16.00 Chiusura lavori

La partecipazione è libera e gratuita ma chiediamo per favore la registrazione utilizzando il modulo online: MODULO DI ISCRIZIONE

Invito pdf: biodiversita_pieghevole_definitivo_2_marzo.pdf 
Locandina pdf: biodiversita _locandina_definitiva _2_marzo.pdf

Altri dettagli alla pagina Biodiversità per tutti: i progetti di citizen science per la conoscenza e la conservazione della natura

Locandina Biodiversità per Tutti

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COMUNE DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
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Francesco Monini
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