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Da: SABAP-BO- UFFICIO STAMPA SABAP-BO
A sette anni dal terremoto in Emilia, un convegno vuole condividere il percorso della ricostruzione delle opere pubbliche e dei beni culturali, i segni più tangibili dell’identità dei luoghi colpiti dal sisma
FARE COMUNITÀ
La ricostruzione dell’identità attraverso il restauro del tessuto storico
Bologna, 31 maggio 2019
viale della Fiera, 8 – Sala 20 Maggio 2012
E’ richiesta l’iscrizione on line al seguente link
https://applicazioni.regione.emilia-romagna.it/IscrizioneConvegni/Iscrizione.aspx?6z%2bN8MruZcRZSOFSq2RK1e3G6IliAZFP&Lang=IT
info 051 5275820 AgenziaRicostruzione@Regione.Emilia-Romagna.it
Nel territorio emiliano sono presenti migliaia di edifici e complessi architettonici di grande rilevanza, inseriti in un sistema di relazioni che costituisce il tessuto connettivo e storico della vita quotidiana temporaneamente interrotta dal trauma di maggio 2012: ecco allora che nella sua fase matura la ricostruzione si fa elemento di valorizzazione proprio di questi tratti distintivi delle nostre comunità e dei centri abitati, per completare il suo percorso e restituirci una terra ancora più bella e vivibile.
Con questo convegno si farà il punto sul percorso della ricostruzione delle opere pubbliche e dei beni culturali nei luoghi colpiti dal sisma di sette anni fa
9.00 – Registrazione partecipanti
09.30-13.00 – Interventi di
Stefano Bonaccini, Presidente Regione Emilia-Romagna e Commissario Delegato Ricostruzione – Sisma 2012
Monsignor Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna
Palma Costi, Assessore Regionale alle Attività Produttive, Piano Energetico, Economia Verde e Ricostruzione Post-Sisma
Presentazione Video “7 ANNI DAL SISMA”
a cura di Agenzia di Informazione e Comunicazione della Regione Emilia-Romagna
LA RICOSTRUZIONE PUBBLICA
Introduce e modera Enrico Cocchi, Direttore Agenzia Regionale per la Ricostruzione – Sisma 2012
NOTE SU QUANTIFICAZIONI, SICUREZZA E RESPONSABILITÀ
Carlo Blasi, già professore di Restauro Architettonico, UNIPR
TERREMOTI E PATRIMONIO ARCHITETTONICO: CONFRONTI TRA RICOSTRUZIONI COMPIUTE E IN CORSO, PROBLEMI APERTI
Francesco Doglioni, già professore di restauro architettonico, IUAV
NOTE SUL DOCUMENTO MIBAC “LINEE DI INDIRIZZO METODOLOGICHE E TECNICHE PER LA RICOSTRUZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE DANNEGGIATO DAL SISMA DEL 24 AGOSTO 2016 E SEGUENTI”
Carla di Francesco, Direttrice Scuola dei Beni Culturali – già Segretario Generale dei Beni Culturali
14.00-17.30
IL CENTRO DOCUMENTAZIONE SISMA EMILIA 2012
Laura Schiff, Dirigente Comunicazione Promozione Coordinamento progetti Europei Regione Emilia-Romagna
Saluti
Anna Allesina, Federazione degli Ordini degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori dell’Emilia-Romagna
LE BASI PER UNA SCUOLA DI RICOSTRUZIONE EMILIANA
Introduce e modera Antonino Libro, Coordinatore Interventi per la Ricostruzione Post Sisma degli Immobili Sottoposti a Tutela, Agenzia Regionale per la Ricostruzione – Sisma 2012
LA RICOSTRUZIONE POST SISMA: ORIENTAMENTI METODOLOGICI E LO STATO DELL’ARTE NEI CANTIERI
Cristina Ambrosini, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
OGNI GENERAZIONE (…) SENTE IL BISOGNO DI DOCUMENTARE IN FORME TANGIBILI E PERMANENTI IL PROPRIO PASSAGGIO NELLA STORIA E NON AVENDO MODO O GENIO DI FARE COSA NUOVA, MANOMETTE L’OPERA DELLE GENERAZIONI PASSATE (…)”: IL CASO DELL’ABBAZIA DI NONANTOLA E DELLE PIEVI PADANE
Vincenzo Vandelli, Progettisti Associati – Sassuolo
PRESTO E BENE NON VANNO INSIEME? STUDI PER L’OTTIMIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI PROVVISIONALI POST-SISMICI
Eva Coïsson, professore associato di restauro architettonico UNIPR
MODELLI INFORMATIVI INTEGRATI PER LA CONOSCENZA DEL PATRIMONIO CULTURALE DANNEGGIATO DAL SISMA
Marcello Balzani, professore ordinario Dipartimento di Architettura UNIFE
DELOCALIZZAZIONE RIUSO: UN TEMA PER LA CONSERVAZIONE IN SICUREZZA
Paolo Faccio, professore associato di restauro architettonico IUAV
La partecipazione al Seminario dà diritto a 7 CFP per gli Architetti, assegnati dalla Federazione Ordini Architetti P.P.C. Emilia Romagna
per info AgenziaRicostruzione@Regione.Emilia-Romagna.it Tel. 051 5275820

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

Top Five del mese
I 5 articoli di Periscopio più letti negli ultimi 30 giorni

05.12.2023 – La manovra del governo Meloni toglie un altro pezzo a una Sanità Pubblica già in emergenza, ma lo sciopero di medici e infermieri non basterà a salvare il SSN

16.11.2023 – Lettera aperta: “L’invito a tacere del Sindaco di Ferrara al Vescovo sui Cpr è un atto grossolano e intollerabile”

04.12.2023 – Alla canna del gas: l’inganno mortale del “mercato libero”

14.11.2023 – Ferrara, la città dei fantasmi

07.12.2023 – Un altro miracolo italiano: San Giuliano ha salvato Venezia

La nostra Top five
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 5 articoli degli ultimi 30 giorni consigliati dalla redazione

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
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Francesco Monini
direttore responsabile


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