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Comunicato stampa Bologna Musei.
Dopo la prolungata chiusura dei musei disposta dalle misure di contrasto all’emergenza Covid-19, finalmente il 27 aprile scorso anche il Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna ha riaperto al pubblico, con nuovi orari e sempre nel rispetto delle misure di sicurezza previste a livello nazionale. E quale modo migliore di ripartire che riprendere proprio dalle attività interrotte più di un anno fa?
 
Per tutti gli appassionati e gli amici che in questi mesi non hanno fatto mancare il loro sostegno e hanno chiesto aggiornamenti continui sulla ripresa delle attività in presenza, il museo ha deciso di proporre una selezione delle lezioni musicali inserite nel programma 2020 di #wunderkammer il museo delle meraviglie, la rassegna che si propone di valorizzare il complesso patrimonio costituito dalle raccolte permanenti di beni musicali, librari e artistici, incentivandone la conoscenza presso un ampio pubblico attraverso un unico contenitore in cui si integrano esperienze diversificate, realizzate in collaborazione con realtà del mondo musicale operanti sul territorio e non solo.
 
L’edizione 2021 si presenta quindi in una versione RELOADED, concentrata in poco più di un mese, in un periodo inedito per la classica rassegna (giunta alla quinta edizione), in cui i tesori musicali del museo e della biblioteca tornano a (ri)suonare!
Infatti, come da tradizione, tutte le lezioni musicali di #wunderkammer sono legate ad un’opera – un manoscritto, un’edizione a stampa, una lettera oppure un dipinto – appartenente alle collezioni del museo.
E per scoprire i tesori che il museo conserva, come sempre ogni lezione sarà anche l’occasione per vederli “da molto vicino”: all’inizio di ogni appuntamento gli esperti del museo mostreranno agli spettatori alcuni pezzi unici della collezione legati al programma musicale che seguirà.
 
 
Programma
 
Venerdì 21 maggio h 18.30
Qual sorta di tabacco…Pietro degli Antonii: un Corelli prima di Corelli
Lezione musicale con Fabrizio Longo (violino barocco e voce narrante) e Domenico Cerasani (tiorba e chitarra barocca)
Pietro degli Antonii: solo un “antico” o un Corelli un po’ prima di Corelli? Nel primo appuntamento andremo alla riscoperta dell’avventurosa vita e della sorprendente musica del grande cornettista e compositore tale da farsi udire dai primi Principi d’Europa, che in gioventù ebbe anche il merito di consigliare all’amico Arcangelo Corelli di trasferirsi a Roma per dar adito al suo genio (e già solo per questo dovremmo essergli grati!). Il Museo della Musica conserva sedici stampe e il ritratto di Pietro degli Antonii (Bologna 1639-1720), alcune delle quali sono state condivise da Martini per la sua instancabile attività di collezionista, facendole riprodurre ai suoi copisti. E nel tricentenario (+1) dalla sua scomparsa è quindi un atto dovuto dedicargli un pomeriggio di racconti musicali, letture di poesie e musica suonata con esecuzione di brani dalle sue opere I, IV e V, per violino e basso continuo.
 
Venerdì 28 maggio h 18.30
Yo soy la locura. Le trame della Follia nella musica barocca e popolare
Lezione musicale con Aria di Follia: Theresia Bothe (voce), Simone Colavecchi (chitarra barocca e tiorba), Luigi Polsini (viole da gamba), Paolo Rossetti Murittu (percussioni)
La follia è il tema musicale di origine portoghese scelto dal gruppo come simbolo della ricchezza e varietà di contrasti che ne caratterizzano lo stile e il repertorio. Dai ritmi più concitati e stringenti ai lunghi, intensi respiri, dalla sottile dolcezza all’intensa disperazione, si scoprono composizioni senza tempo capaci di abbracciare l’ampio spettro emotivo che il Genio e la Follia umane possono mettere in musica.
 
Venerdì 4 giugno h 18.30
Ut Musica Pictura. La musica al tempo (e nei quadri) di Raffaello Sanzio
Lezione musicale con Sensus: Arianna Lanci (voce), Marco Muzzati (recitazione, percussioni e salterio), Adriano Sangineto (strumenti raffaelleschi), Marianne Gubri (arpa rinascimentale e ricerche iconografiche)
Nel 2020 ricorreva il cinquecentenario della morte dell’immenso pittore Raffaello Sanzio e all’ensemble bolognese Sensus ispira uno spettacolo originale che, nell’intento di riscoprire il cuore della cultura italiana, include musiche di compositori del Rinascimento italiano e testi di autori dell’epoca.Ma la particolarità è soprattutto nell’utilizzo di strumenti musicali ricostruiti a partire da quelli riprodotti nelle opere del genio di Urbino (il Parnaso, la Scuola di Atene, la Pala degli Oddi fino ovviamente all’Estasi di Santa Cecilia, conservato alla Pinacoteca Nazionale di Bologna) dal liutaio Michele Sangineto, storico autore di accurate riproduzioni di strumenti rinascimentali, per i quali ha ottenuto importanti riconoscimenti nazionali e internazionali.
 
Sabato 12 giugno h 18.30
Vivi Felice Suonator Cortese. La musica da camera tra Seicento e Settecento a Bologna e dintorni
Lezione musicale con Gli Invaghiti: Aki Takahashi (violino I), Giulia Arnaud (violino II), Massimo Sartori (violone), Carmelo Luca Sambataro (organo) direzione Fabio Furnari
Nelle collezioni del Museo della Musica si trovano le prime tracce del nuovo stile in voga tra ‘600 e ‘700, quando la melodia inizia a svettare su un basso non ancora cifrato, alla ricerca di una nuova grammatica capace di spogliare l’arte dei suoni dalle consuetudini dell’antiqua pratica, per imboccare la via della spontaneità e della cantabilità.
Assieme agli Invaghiti, gruppo strumentale a geometria variabile specializzato nel repertorio del Rinascimento e del Barocco italiano, ripercorreremo l’avventura di cercare fra le note l’eleganza e la letizia a corte.
 
Venerdì 25 giugno h 18.30
Tanto di corde quanto di fiato. Il suono del Rinascimento italiano
Lezione musicale con Ensemble Il Paradiso 1616: Andrea Piergentili (trombone rinascimentale), Irene Sirigu (violino), Federico Lanzellotti (organo Ferroni)
L’Ensemble Il Paradiso 1616 deve il proprio eccentrico nome alla tela di Ludovico Carracci, pala d’altare della Basilica di San Paolo Maggiore a Bologna, nella quale il paradiso è immaginato come un consesso armonico in cui meravigliosi angeli animano costantemente l’imperturbabile pienezza dei cieli. Il programma, suonato su strumenti storici, nasce dallo studio delle fonti sul repertorio strumentale del tardo ‘500 e del primo ‘600 italiano conservate presso il museo, tra cui la preziosissima copia de Il Dolcimelo di Aurelio Virgiliano, immagine di copertina di #wunderkammer.
 
La rassegna #wunderkammer RELOADED il museo delle meraviglie è realizzata in collaborazione con Nicola Ferroni, Laboratorio d’organi, Kalendamaya, Associazione Culturale Gli Invaghiti e fa parte di Bologna Estate 2021, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città metropolitana di Bologna – Destinazione Turistica.
 
 
Biglietti:
€ 10 intero | € 8 ridotto over 65 | € 5 studenti universitari con tesserino, minori di 18 anni, possessori Card Cultura
 
Prenotazioni:
La prenotazione è obbligatoria.
L’ingresso è consentito fino ad esaurimento posti disponibili che attualmente, a causa delle nuove disposizioni relative all’emergenza Covid-19, sono 48.
I biglietti possono essere acquistati in prevendita:
• presso il bookshop del museo nei giorni e orari di apertura
• on line (con una maggiorazione di € 1) su museibologna.it/musica o sulla piattaforma Mida Ticket https://ticket.midaticket.it/rassegnawunderkammer/Events .
I biglietti non sono rimborsabili. In caso di chiusura delle sedi per motivi legati all’emergenza Covid-19, il biglietto acquistato online non verrà rimborsato, ma verrà sostituito con un voucher di pari importo per consentire di recuperare il servizio non usufruito.
 
Informazioni:
Museo internazionale e biblioteca della musica
Strada Maggiore 34 | 40125 Bologna
Tel. +39 051 2757711
museomusica@comune.bologna.it
www.museibologna.it/musica
Facebook: Museo internazionale e biblioteca della musica
YouTube: MuseoMusicaBologna
 
Orari di apertura Museo internazionale e biblioteca della musica:
da martedì a venerdì h 11.00 – 13.30 | 14.30 – 18.30
sabato, domenica, festivi h 11.00 – 18.30
 
Informazioni su modalità di accesso e misure di sicurezza Covid-19:
http://www.museibologna.it/musica/documenti/102086
 
Istituzione Bologna Musei:
www.museibologna.it
Instagram: @bolognamusei
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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

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