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Da: Organizzatori
Bologna, 23 maggio 2019 – dm prosegue entusiasta l’ampio piano di espansione del 2019 con l’apertura del secondo punto vendita in Emilia-Romagna. È stato inaugurato oggi a Bologna, presso il centro commerciale Officine Minganti di Via della Liberazione 15, il nuovo drugstore del capoluogo, il ventunesimo in Italia.

Presenti per il taglio del nastro Benjamin Schneider, direttore Marketing e Acquisti di dm, e Alberto Aitini, Assessore a Sicurezza e Commercio di Bologna.

Con il nuovo store e le prossime aperture di fine maggio dm consolida la propria presenza nel nord Italia. L’inaugurazione di un secondo punto vendita in Emilia-Romagna, dopo Piacenza, testimonia quanto dm creda in questa regione, come confermano le parole del Direttore Benjamin Schneider: “Bologna rappresenta una tappa fondamentale per il nostro percorso di crescita, perché è una delle città più dinamiche d’Italia che si distingue per la ricchezza della cultura e per la vitalità dell’economia. Sono molto orgoglioso che anche qui i consumatori possano trovare l’esperienza d’acquisto caratteristica di dm che mette al centro la persona e le sue esigenze in continuo cambiamento”.

L’ampio punto vendita di circa 540 mq, che impiega sette addetti alle vendite, opera da lunedì a domenica, con orario continuato dalle 8:30 alle 21:00.
Per questa nuova apertura il pubblico potrà fruire di un eccezionale sconto del 20% sull’intero acquisto, valido fino al 26 maggio.
In occasione dell’inaugurazione si è inoltre potuto degustare una selezione di prodotti della linea biologica dmBio, una delle oltre 20 marche proprie di dm. Le degustazioni saranno disponibili anche nelle giornate del 24, 25 e 26 maggio.

Anche a Bologna si può apprezzare l’esperienza di acquisto che contraddistingue dm: un ambiente accogliente e moderno, un servizio di consulenza competente e articoli di altissima qualità a prezzi convenienti. Lo store propone un’offerta specializzata in prodotti per il make up e per la cura e la salute della persona, completata da un ampio assortimento di articoli per l’infanzia, la casa e il pet care. L’intera offerta conta oltre 13.000 articoli, con un focus particolare sui prodotti naturali e salutistici, come i cosmetici naturali certificati, gli alimentari biologici, gli integratori e i dispositivi medici. A copertura dell’intero assortimento dm propone inoltre più di 4.000 prodotti a marchio proprio, che garantiscono qualità analoga a quella dei grandi marchi ma a prezzi molto convenienti. Tra le marche dm più apprezzate, in Italia e in Europa, i cosmetici Balea, la cosmetica naturale certificata alverde, l’alimentazione biologica dmBio e la linea di integratori e di dispositivi medici DAS gesunde PLUS.
All’interno del drugstore è disponibile il servizio di stampa fotografica self-service da smartphone, fotocamera o chiavetta USB.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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