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da: ufficio stampa Smart City Exhibition

Bologna si conferma la seconda città più intelligente d’Italia: lo dicono i risultati di ICity Rate 2014, la ricerca annuale che produce il rating dei capoluoghi di provincia smart, presentati questa mattina a Smart City Exhibition, la manifestazione europea sulle tematiche dell’innovazione nelle città e nelle comunità intelligenti in programma fino a domani proprio alla Fiera di Bologna.

Il successo del capoluogo felsineo si estende a tutta l’Emilia-Romagna che quest’anno riunisce cinque tra le prime dieci smart city italiane: Bologna seconda con 610 punti, Modena quarta con 544, Ravenna settima con 533, Reggio Emilia ottava con 527 e Parma decima con 525.

Sul podio anche Milano, prima con 623 punti, e Firenze, al terzo posto con 558.

Realizzato da FORUM PA per Smart City Exhibition, il rapporto ICity Rate 2014 stila la classifica delle città intelligenti per descrivere la situazione in sei dimensioni: economy, living, environment, people, mobility e governance, seguendo uno schema consolidato nelle analisi internazionali delle smart cities. Ognuna è stata suddivisa trasversalmente in una componente “standard”, dove sono collocati i fattori di valenza più generale, e in una “smart”, che riunisce le variabili più innovative, che fotografano la capacità di adattamento ai cambiamenti tecnologici e sociali.

“Come scrive Bloomberg, l’ex sindaco di New York: If you can’t measure it, you can’t manage it. Se non la conosci, se non puoi misurare le dinamiche e gli effetti delle politiche di una città, non puoi governarla. E questo è ancor più vero in questi ultimi anni in cui i fenomeni sociali, economici, ambientali e culturali si sono fatti sempre più complessi, articolati e frammentati. – commenta Gianni Dominici, Direttore di Forum PA e curatore della ricerca per Smart City Exhibition – ICity Rate è uno strumento gratuito a disposizione di tutti coloro che operano nelle città e che vogliano capire i processi in corso. Fornendo un set unico di indicatori come completezza e trasparenza, è strumentale alla diffusione di una nuova cultura di governo delle città che metta la conoscenza al centro dei poteri decisionali”.

Con ottime performance praticamente in tutte le dimensioni analizzate dal rapporto, Bologna si distingue per l’uniformità tra i risultati nei fattori standard e smart, segno di una crescita dinamica ed equilibrata. In particolare è seconda alle spalle di Milano nelle graduatorie economy e living (vitalità e vivibilità), risalendo rispettivamente dalla 13° e dalla 5° posizione del 2013.
Bologna è seconda anche nella classifica mobility (accessibilità e mobilità), dove è preceduta solo da Venezia. È terza nella governance, grazie ai punteggi ottenuti negli indicatori smart, e quarta nella dimensione people (capitale umano e sociale).
Risultati meno brillanti ma comunque in crescita dal punto di vista della sostenibilità ambientale (environment), dove sale di 8 posizioni e si colloca al 44° posto.
New entry tra le prime dieci smart city d’Italia è Modena che guadagna dieci posizioni rispetto al 2013 grazie soprattutto al quarto posto nelle graduatorie economy e governance, ed emerge come vera best practice del modello delle città medie italiane, che si caratterizza per un forte equilibrio tra competitività produttiva e attrattività sociale, dinamicità e innovazione.

Sul versante economico Modena sfrutta la forza di un territorio provinciale dove hanno sede 75 imprese con oltre 250 addetti, che esporta più di 15.000 euro per abitante e dove è elevatissima la frequenza di start up e reti di imprese. Ma la città è anche prima per ‘livello di partecipazione elettorale’ e vanta ottime performance negli indicatori amministrativi gestionali e di utilizzo dei nuovi strumenti di rendicontazione, comunicazione e partecipazione dei cittadini.

Significativa anche la performance di Ravenna che, seppure in discesa dal quarto posto del 2013 al settimo di quest’anno, si conferma prima in assoluto nella graduatoria people precedendo Milano, Firenze e Bologna. Un risultato importante che nasce dai punteggi massimi ottenuti in due indicatori “standard” molto diversi come la ‘partecipazione a spettacoli’ (1.994 ingressi registrati dalla SIAE ogni 100 residenti contro una media nazionale di 394) e ‘l’equilibrio di genere nei tassi di occupazione’ (il rapporto tra tasso femminile e tasso maschile è pari a 0,85 contro una media nazionale di 0,72) ma anche dalle ottime performance in altri fattori come la ‘fluidità del mercato del lavoro’, la ‘diffusione dell’utilizzazione di internet’ ed in particolare per la ricerca del lavoro: il 73,1% dei disoccupati ravennati ha utilizzato la rete per cercare lavoro.

Reggio Emilia e Parma si distinguono soprattutto per la dimensione living: la piccola dimensione favorisce la qualità della vita e la vivibilità urbana, intesa come sicurezza personale e sicurezza e coesione sociale.
Ottima anche la performance economica di Reggio Emilia che risale vorticosamente la classifica 2013 passando dal 33° all’ottavo posto.

Uno sguardo alla classifica nazionale decreta comunque l’affermazione delle città metropolitane del Centro-Nord che rispetto al 2013 migliorano quasi tutte la loro posizione: Milano sal e dal terzo al primo posto, Firenze ne guadagna quattro, Venezia passa dal 10° al 6° posto, Roma dal 23° all’12°.
Smart City Exhibition è la terza edizione della manifestazione organizzata da FORUM PA e BolognaFiere che dal 22 al 24 ottobre riunisce politici, imprenditori ed esperti italiani ed esteri per fare il punto sulle città di oggi e di domani, valorizzando le migliori esperienze del nostro Paese e identificando modelli di successo internazionali replicabili in Italia.

www.smartcityexhibition.it

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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