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Da: Ufficio Stampa Comune di Bondeno

Francesca Aria Poltronieri: “Laboratori per stimolare la creatività dei bambini, educandoli ai valori di un’alimentazione sana e alle nostre tradizioni”.

Muffin a base di un frutto d stagione, come la zucca, che richiama l’autunno ed Halloween, ma con il pensiero già rivolto ai dolcetti che i bambini potranno regalare sotto l’albero alle loro famiglie. “Bimbi Chef” si prepara a fare indossare nuovamente i grembiuli ai suoi giovani protagonisti, che potranno diventare piccoli “maghi della cucina” sotto la guida attenta di uno chef d’eccezione, come Nicola Ferrari. Le iscrizioni sono già aperte, ma davvero il numero di posti disponibili (massimo 25 a laboratorio) si sta riducendo a vista d’occhio. Perché ormai “Bimbi Chef”, giunto alla sua decima edizione, è un classico. Si comincia sabato 9 novembre (ore 16,45 a Spazio 29, in via Veneto) e si proseguirà sabato 14 dicembre (stessa ora e stesso luogo), anche se le prenotazioni saranno possibili, rispettivamente, fino al 31 ottobre e fino al 2 dicembre. «L’idea di fare sposare gusto, tradizioni ed educazione alimentare attraverso la pratica dei bambini è diventata uno dei capisaldi di questi laboratori – spiega l’assessore alla cultura, Francesca Aria Poltronieri –. Siamo convinti che la manipolazione degli ingredienti, assieme alla creatività dei bambini, costituisca uno dei migliori veicoli per educare i nostri giovani alla corretta gestione del cibo. Evitando sprechi, imparando a fare degli avanzi di casa e dei frutti di stagione delle virtù, ed anche per capire che il cibo può essere anche un modo per socializzare». Lo sanno bene le generazioni di “studenti” che lo chef Nicola Ferrari ha accompagnato in questo percorso decennale. Il mago dei fornelli illustrerà ai baldi cuochi come realizzare muffin salati e torta “tenerina” alla zucca (nel laboratorio del 9 novembre), per poi farli cimentare nella preparazione e decorazione dei biscotti di Natale, il prossimo 14 dicembre. Cosa farsi prestare dalla mamma per questi laboratori di cucina? Sarà sufficiente qualche vassoio di cartone, una tovaglietta, una ciotola e una “frusta” per dolci. Ai corsi si accede con prenotazione obbligatoria ed avranno un costo simbolico di 5 euro, che servirà per contribuire all’acquisto degli ingredienti. Per maggiori informazioni e per confermare la propria adesione, sono disponibili i seguenti contatti: 0532-899245, oppure eventi@comune.bondeno.fe.it.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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