Da: Ufficio Stampa Comune di Bondeno
Ci sarà tempo fino al 30 Ottobre 2020 per aderire alla nuova versione del “Bonus Affitti”, che sarà gestito da ACER, mentre il Comune di Bondeno ha pubblicato all’Albo Pretorio il testo aderendo all’ iniziativa che riguarda i comuni del Distretto Sociosanitario Ovest. “Il Bando” – dicono il Sindaco facente funzioni Simone Saletti e l’Assessore alle Politiche Sociali, Francesca Piacentini – “ha una duplice funzione: da una parte aiutare le famiglie in situazione di difficoltà con il pagamento dei canoni di locazione, dopo gli effetti economici negativi del COVID-19, dall’altra offrire l’opportunità di immettere sul mercato gli immobili sfitti che sono presenti sul territorio, con un canone concordato”. Difatti, il vero elemento di novità del bando 2020 è proprio la possibilità di rinegoziare i canoni di locazione. Acer è stata incaricata a livello distrettuale di gestire le pratiche amministrative, gestionali e contabili. Per accedere al Bando sarà necessaria la cittadinanza italiana, ovvero quella di un Paese dell’Ue oppure un titolo di soggiorno in Italia valido. Tra i requisiti necessari, vi sono il possesso di un contratto di locazione per un immobile ad uso abitativo e un ISEE che non dovrà superare i 35.000 euro. Le modalità di accesso al Bando non prevedono che si possano sommare agevolazioni, per cui è considerata una causa di esclusione il fatto di avere già beneficiato di contributi, come per esempio quelli relativi alla “morosità incolpevole” o per “l’emergenza abitativa”, oppure l’essere assegnatario di un alloggio di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP) al momento della presentazione delle domande. Per avere accesso ai contributi per il pagamento del canone di locazione, i richiedenti dovranno fare pervenire le loro domande entro e non oltre il termine del 30 Ottobre 2020. Le domande dovranno essere inviate sotto forma di “autodichiarazione” (ai sensi degli Art. 46 e 47 del DPR 445/2000) tramite il modulo presente sul sito di Acer Ferrara ed allegando la documentazione richiesta dal Bando.
Riceviamo e pubblichiamo
PAESE REALE
di Piermaria Romani
PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE
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Caro lettore
Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.
Se già frequentate queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.
Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani. Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito. Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.
Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta. Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .
Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line, le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.
Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e di ogni violenza.
Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”, scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.
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Francesco Monini
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