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Da: Ufficio Stampa Comune di Bondeno

Intervento per la sistemazione della sponda del canale collettore di Burana e dell’adiacente Via Comunale.

L’autunno del 2018 passerà probabilmente alla storia come uno di quelli che ha arrecato i maggiori danni, in termini di frane, smottamenti ed effetti del maltempo. L’autunno in corso, sta decretando invece l’inizio di una serie di cantieri – del Consorzio o svolti di concerto con il Comune – diffusi su tutto il territorio, allo scopo di rimettere ordine al caos del passato. «In queste settimane – dice l’assessore ai lavori pubblici, Marco Vincenzi – si stanno concentrano le aperture di molti dei cantieri necessari al ripristino degli smottamenti provocati dal maltempo. Otto giorni fa – ricorda – si è aperto quello necessario alla ripresa della frana in via Borgatti, mentre sono in stato avanzato o prossimi alla conclusione i lavori in via Argine Cagnetto (tra Scortichino e Gavello) e in via Ponti Santi Burana». Gli uffici tecnici hanno completato anche l’iter per la ripresa di un’altra frana importante: quella del canale collettore di Burana e dell’adiacente via Comunale. Al termine di una procedura pubblica per l’assegnazione dei lavori, attraverso il Mepa (il Mercato della Pubblica Amministrazione), l’azienda Ilmet Srl con sede a Sermide (Mantova) in via Cavour 27, è risultata vincitrice dell’appalto. L’importo complessivo dei lavori è di 138mila e 980 euro, oltre a circa 1.668 euro di oneri per la sicurezza. Il direttore dei lavori è il geometra comunale, Paolo Romoli. Insomma, molti interventi in corso o in via di risoluzione, per porre rimedio ai numerosi danni provocati dal maltempo durante la fine del mese di ottobre e l’inizio del successivo mese di novembre 2018, che certamente passeranno alla storia come quelli in cui si sono concentrati i maggiori danni atmosferici dell’ultimo periodo. Nel merito dell’ultimo cantiere aperto, in ordine cronologico: «L’obiettivo – conclude l’assessore Marco Vincenzi – rimane quello di concludere il prima possibile gli interventi necessari al pieno recupero della sponda del canale di Burana (oggetto degli attuali interventi; ndr) e della strada che vi transita, in modo da rimettere in sicurezza l’area. Nella direzione di un percorso di graduale ritorno alla normalità, dopo i numerosi danni riportati a causa del maltempo dell’ultimo periodo».

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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