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Da: Ufficio Stampa Comune di Bondeno

Fabio Bergamini e Marco Vincenzi: “Interventi di piccole manutenzioni del patrimonio, che rispondono a precise esigenze segnalateci dai cittadini”.

Occorre intervenire per migliorare le caditoie per la raccolta di acqua piovana in via Curiel e in via Enrico Fermi, ma ci sono da risistemare anche i marciapiedi di viale Matteotti e viale Pironi. Per questo motivo, la fine dell’anno viene dedicata alle piccole opere manutentive. Piccole opere, certo, ma comunque preziose, perché «rispondenti a precise richieste dei cittadini, avanzateci durante i numerosi incontri pubblici dell’anno, oppure attraverso richieste portate direttamente in municipio o attraverso i social», avvertono il sindaco Fabio Bergamini e l’assessore ai lavori pubblici, Marco Vincenzi, che approfittano della circostanza per lodare il prezioso lavoro in termini di partecipazione avanzato dalla cittadinanza. E allora ecco che la Giunta si è trovata ad approvare nell’ultima riunione del giovedì la progettazione definitiva-esecutiva di alcuni interventi già programmati. Per la precisione, quelli per la realizzazione di manufatti necessari alla raccolta delle acque meteoriche in via Curiel e via E. Fermi, ma si parla anche degli interventi necessari alla sistemazione di una parte dei marciapiedi presenti in viale Matteotti e viale Pironi. Due vie di grande transito veicolare, ma anche pedonale. Viale Matteotti, peraltro, è la via di comunicazione che porta alla stazione dei treni, ed anche un percorso abituale per chi dal centro arriva alle scuole superiori di via Giordano Bruno. Dunque, «si può parlare di due interventi necessari – avvertono Bergamini e Vincenzi – che abbiamo approvato in Giunta per consentire di iniziare i lavori con la massima sollecitudine». Il progetto per le suddette opere è stato redatto dal geometra Paolo Romoli del settore tecnico, e contiene tutti gli elementi anche per quanto riguarda computo metrico estimativo, capitolato, stime dei costi e planimetrie varie, che sono conservate agli atti dagli uffici tecnici. Gli interventi avranno un importo di poco meno di 16mila euro. L’approvazione della progettazione definitiva-esecutiva degli interventi consentirà ora di passare alla parte operativa, «in modo – conclude l’Amministrazione – da proseguire nella programmazione avviata da tempo di manutenzione del patrimonio pubblico».

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di Piermaria Romani

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Caro lettore

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Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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