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Intervista allo scrittore Davide Grandi, nato a Ferrara nel 1966. Autore di “Dio e d’io. Fisica quantistica e spiritualità” (2015) e de “Il grande boato. Maggio 2012, la terra trema”, entrambi editi dalla casa editrice Este Edition, da trent’anni s’interessa di tematiche psicologiche legate ai problemi d’ansia generalizzata e attacchi di panico e da oltre dieci anni è diventato anche assiduo ricercatore e studioso di Fisica quantistica e di fenomeni legati alla sfera spirituale.

Grandi, fisica e spiritualità, focus del tuo ultimo libro, presentato anche a Autori a corte 2015, un approfondimento?

Fisica Quantistica e Spiritualità hanno due cose in comune: le vibrazioni, ossia le frequenze. Tutto nell’Universo è frequenza. il Cosmo va visto come una immensa orchestra musicale, di cui noi esseri umani ne facciamo parte, come del resto tutta la materia, anche perché la materia stessa è per la maggior parte fatta di energia. Parlando in gergo quantistico, ogni emozione che proviamo noi o il restante mondo animale o vegetale produce un’onda carica di un tipo di frequenza misurabile in Herz, la quale si espande nel Cosmo. Durante questa sua espansione attira dentro al suo campo tutte quelle particelle aventi la stessa frequenza; stiamo parlando di particelle di materia, le quali viaggeranno fino a raggiungere il punto da dove è stato trasmesso il segnale, cioè da dove è partita l’onda: il cuore. In sintesi: cose, eventi, persone, animali e altro, entreranno nella vita di chi ha trasmesso quel segnale. Siamo come delle radio, la mente ha la facoltà di sintonizzarsi sulle frequenze decise dalla nostra volontà, le quali vengono trasmesse o ricevute dal cuore.
Ciò che trasmettiamo, riceviamo. Spiritualmente parlando, non cambia nulla, solo il nome con la quale vengono riconosciute le frequenze e cioè, Vibrazione.

Davide Grandi, finora 2 percorsi si segnalano nel tuo fare letteratura: un romanzo sociale e psicologico e uno scientifico in certo senso, ma alla rovescia, il reale che attraversa l’immaginario, in futuro?
La maggior parte del mondo umano che studia il comportamento del cervello, o i problemi che ne causano la malattia, sia nelle persone che negli altri esseri viventi, è scientifico. Ma se si cerca bene, nel mondo esistono anche persone che, pur non avendo una derivazione scientifica, affrontano in modo spirituale o controllando e muovendo determinate energie, i problemi derivanti da apparenti malattie cerebrali. Ecco che si vedono in azione, per affrontare un unico problema, due sistemi, che a causa di pregiudizi, preconcetti, interessi economici e morali non hanno mai unito la
loro conoscenza; scelta che avrebbe permesso di fare enormi passi avanti. Però, le scoperte scientifiche e i progressi fatti nel mondo della Fisica quantistica, hanno portato alla luce delle verità antiche, che si legano a verità future, perché in realtà la “Verità” esiste dalla notte dei tempi ed esisterà fino alla fine di questo nostro tempo. Questa “Verità”, ai giorni nostri, sta emergendo in entrambi i campi, sia in quello scientifico, che in quello spirituale, e sta unendo queste
due culture, rivelandoci cose che fino a pochi anni fa si credevano impossibili.
Oltre a queste rivelazioni si aggiunge la scoperta che malattie, invecchiamento, sistema di vita e situazione psico-fisica dipendono da come percepiamo l’ambiente che ci circonda. Non siamo gli artefici del nostro destino finale, quell’atto che determina la conclusione della nostra permanenza su questa terra, ma lo siamo della nostra vita. L’essere umano di questo 2015 dovrebbe essere a livello di progresso molto più avanti e ragionare con una visione lungimirante, invece continua a vivere ragionando come un essere che un futuro non ha. Penso che sia ora di fare qualcosa di concreto e per farlo bisogna iniziare a pensare a noi come a una comunità.

Autobiografia minima di Davide Grandi

“Nasco nel 1966 a Ferrara, ma risiederò per la maggior parte dei miei anni a Bologna. Fin dall’età di 6 anni si è manifestata in me una grande attrazione per il Cosmo e per ciò che spiritualmente vi si celava. In quella tenera età vivevo già esperienze intuitive, che mi hanno accompagnato fino ad oggi e spinto a pormi e porre ad astronomi e sacerdoti domande su cosa fosse per loro Dio e l’Universo. Premetto che io non provengo da una formazione scientifica, anzi io fino alla prima superiore ho dimostrato le migliori doti di un somaro; unica passione, la meteorologia, nella quale ero molto ferrato. Sarà dopo il sedicesimo anno di età che qualcosa di profondo inizierà ad uscire in me, portandomi ad interessarmi con passione al mondo scientifico, spirituale, astronomico, matematico e biologico che mi motiverà a frequentare assiduamente per molti anni la biblioteca del quartiere. Intanto le mie intuizioni aumentano sempre più, sia di numero che di intensità. A 35 anni iniziano ad arrivarmi dei segnali, alcuni sotto forma di coincidenze, che mi portano su un percorso scientifico-spirituale nuovissimo, mettendomi in contatto consapevole con energie facenti parte non solo del mondo animale e umano, ma anche dell’ambiente che mi circonda e quello etereo. In questi 14 anni domande che mi hanno accompagnato fin dall’infanzia iniziano a trovare risposte. Ero pronto. Da quel momento la mia vita prenderà un’altra strada, che mi metterà su un percorso incredibile ed emozionante, quello della verità, della semplicità, della comprensione delle cose, dell’illuminazione. Non mi ritengo una persona illuminata, ma sicuramente consapevole di come stanno le cose, e cioè che tutto è energia e vibrazione e noi ne facciamo semplicemente parte. E’ tutta una questione di frequenza e connessione.
I miei lavori: il mio primo racconto “No grazie, sono ansioso” è stato pubblicato nel 2010 da Giraldi editore; narra la storia di un gruppetto di ragazzi poco più che ventenni, sofferenti d’ansia e attacchi di panico, che a causa di un casuale incontro con due coniugi psicologi partiranno insieme a questi ultimi per Chicago, dove affronteranno le loro paure a 360 gradi, facendo amicizia con un altro
gruppetto che li accompagnerà in questa avventura e anche dopo.
Il mio secondo racconto, “Il grande boato. Maggio 2012, l’Emilia trema” pubblicato nel 2014 dalla Este Edition (nota casa editrice di Ferrara); parla dei due terribili sisma che hanno colpito l’Emilia il 20 e 29 maggio 2012. Ne parlo in quanto testimone che ha vissuto in prima persona tale tragedia e che è stato colpito da ciò che di positivo ha visto affiorare, come causa degli effetti psicologici e sociali, nelle persone che abitano questi luoghi, che ha messo in evidenza un altruismo e un senso di comunità che non vedevo da tantissimi anni e che mi hanno motivato a scrivere questo libro.
L’ultimo mio racconto, “Dio e d’io”, spiega sia scientificamente, anche se in modo leggero e semplice, sia spiritualmente cosa lega Dio con le ultime scoperte scientifiche, astronomiche, chimiche e fisiche, derivanti dallo studio della Fisica Quantistica e come noi umani possiamo usufruire di questa conoscenza per migliorare la nostra vita”.

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Roby Guerra


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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