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Da Organizzatori

[Bondeno, 26 ottobre] Durante questa settimana, dal 23 al 28 ottobre, si tengono iniziative nel mondo per celebrare la “pasta”. In concomitanza con la Giornata Mondiale della Pasta, fissata per il 25 ottobre, si è svolta la diciannovesima edizione del World Pasta Day, a San Paolo in Brasile, curata dall’International Pasta Organization con l’obiettivo di espandere la cultura dei valori nutrizionali di questo alimento e della sua trasversalità. Circa 250 tra pastai, personalità del mondo scientifico, giornalisti, chef e istituzioni sono state coinvolti.
Dall’Italia non poteva mancare Barilla, sponsor “diamond” dell’evento, e l’azienda FAVA impianti per pastifici, di Cento. Un’operazione, quella del World Pasta Day, che ha inoltre uno sfondo di solidarietà: pastai di tutto il mondo donano tonnellate di pasta alle mense delle Caritas internazionali. Tre chef scelti come testimonial: per l’Italia Antonino Cannavacciulo, che collaborerà in favore degli indigenti delle regioni italiane; per il Brasile David Hertz, che proseguirà nel progetto “Gastromotiva”, per formare gli abitanti delle favelas di Rio; per gli USA Bruno Serato, attivo nella sua comunità con iniziative di carattere benefico: dalla fornitura di pasti gratuiti per i bambini più bisognosi della California, al sostentamento delle loro famiglie e alla ricerca di alloggi dignitosi e definitivi, fino all’insegnamento di un lavoro nell’ambito della ristorazione per allontanare i giovani dalla strada.
Bruno Serato si è presentato con il suo libro di recente pubblicazione (ottobre 2017) intitolato non a caso The Power of Pasta: in esso egli racconta proprio questa esperienza: dalle sue umili origini alla carriera imprenditoriale e di chef nel ristorante di cui è proprietario. Attraverso valori importanti respirati in quella che è stata una famiglia concreta e generosa – così com’è ritratta nel libro – lo chef Bruno ha costruito l’opportunità per tante persone di affrancarsi da una vita di stenti, offrendo ogni giorno, da oltre dieci anni, pasti gratuiti ai bambini dei sobborghi di Los Angeles (e non solo) e istituendo progetti di formazione. The Power of Pasta è insieme narrazione autobiografica, strumento informativo su progetti solidali e infine ricettario: lo chef italo-americano regala una quarantina di ricette, alcune delle quali dal sapore tutto italiano.
Il volume, che è anche monito a seguire l’esempio di Serato – una persona che da sola ha fatto la differenza – sarà disponibile in lingua italiana da marzo 2018, edito dal Gruppo Lumi, casa editrice bondenese che ha tra le ultime pubblicazioni il libro dedicato al senatore José Mujica.

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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05.12.2023 – La manovra del governo Meloni toglie un altro pezzo a una Sanità Pubblica già in emergenza, ma lo sciopero di medici e infermieri non basterà a salvare il SSN

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14.11.2023 – Ferrara, la città dei fantasmi

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
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Francesco Monini
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