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Da: Prof.ssa Alessandra Ferlini, Addetta stampa IIS RL Montalcini

Il MONTALCINI RIFLETTE SU BULLISMO E CYBERBULLISMO ATTRAVERSO INIZIATIVE INERENTI LA SICUREZZA IN RETE

Non è un caso che due soli giorni separino la GIORNATA NAZIONALE CONTRO IL BULLISMO E CYBERBULISMO ( 7 Febbario 2021) dalla GIORNATA MONDIALE PER LA SICUREZZA IN RETE ( SAFER INTERNET DAY – 9 Febbraio 2021), data la strettissima connessione tra le due problematiche.

La prima giornata contro il bullismo a scuola , infatti , fu istituita il 7 Febbraio 2017 , in coincidenza con la GIORNATA EUROPEA DELLA SICUREZZA IN RETE indetta dalla commissione Europea ( SAFER INTERNET DAY).

In tale contesto, anche le Scuole sono state chiamate a contribuire attraverso la campagna nazionale definita “ IL NODO BLU CONTRO IL BULLISMO“.

In occasione di queste due importanti date, anche gli studenti delle classi del triennio SIA dell’Istituto Montalcini hanno approfondito tali tematiche attraverso momenti di riflessione, discussione e confronto.

La Giornata mondiale per la sicurezza in rete si prefigge quale finalità prioritaria l’utilizzo responsabile e consapevole del web da parte delle giovani generazioni.

La Rete andrebbe usata con ponderatezza e senso di responsabilità.

Sicurezza in rete significa anche controllo attento e capillare della Polizia Postale , in primis, ma anche da parte di tutti gli adulti coinvolti nei processi educativi per prevenire atteggiamenti vessatori che sfociano in atti di bullismo.

Il bullismo viene inteso come una forma di oppressione, fisica o psicologica, messa in atto, principalmente in ambito scolastico, da una o più persone ( BULLI ) verso altri individui più deboli (VITTIME); esso trova terreno fertile anche in altre persone conniventi ( SPETTATORI) che, pur assistendo a episodi di violenza, rimangono in disparte, limitandosi a ridere, a riprendere la scena con i cellulari e non denunciano.

Il bullismo è un fenomeno dalle molteplici sfacettature e può manifestarsi attraverso diverse modalità: dirette ( fisiche o verbali) o indirette e relazionali, quando si manifestano attraverso INTERNET ( posta elettronica , social -netwok, chat, blog, forum). In questi ultimi casi, parliamo di CYBERBULLISMO e la fascia di età nella quale si colloca questo preoccupante fenomeno si è pericolosamente abbassata, si va infatti dagli 11 ai 13 anni.

Ciò non significa che il bullismo non esista nel passaggio dalle Medie alle Superiori. Esistono forme di bullismo anche in molteplici contesti lavorativi, anche se spesso passano inosservate.

In una politica educativa indirizzata verso la strada dell’inclusione e dell’accettazione come quella perseguita da anni dall’Istituto ” Montalcini” , gli studenti si sono interrogati, soprattutto, sul ruolo degli spettatori, detti anche bulli passivi, coloro che non sono responsabili in prima persona della violenza, ma non per questo sono da ritenersi meno colpevoli dei primi.

Gli studenti hanno convenuto sul fatto che il bullismo è una condizione talvolta difficile da riconoscere in quanto sono molto labili i confini tra lo scherzo e la presa in giro.

In ogni caso, bisogna sempre avere il coraggio di denunciare non appena si manifesti il sospetto di un’azione vessatoria verso chi è troppo debole per potersi difendere da solo, questo é sicuramente un atto di solidarietá e di coraggio.

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Riceviamo e pubblichiamo


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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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