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Da: Cristina Romagnoli, Comune di Copparo

BUONI SPESA AL VIA PER L’UNIONE TERRE E FIUMI
Le richieste potranno essere presentate fino a venerdì 5 marzo ad Assp

Per i cittadini residenti nel territorio dell’Unione dei Comuni Terre e
Fiumi serviti da Assp è possibile avanzare le domanda di contributo in
buoni spesa per l’acquisto di generi alimentari e di prima necessità
destinati a nuclei familiari in condizioni di contingente indigenza
economica conseguente l’emergenza Covid-19.
Le richieste potranno essere presentate fino alle 12 di venerdì 5 marzo
e dovranno essere compilate e sottoscritte attraverso il modulo
disponibile sul sito dell’Assp www.asspterrefiumi.it e inviate alla mail
buonispesacovid-19@asspterrefiumi.it o consegnate in formato cartaceo
previo appuntamento contattando gli uffici Assp al numero 0532 871610,
dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12.
Potrà essere presentata una sola richiesta per ciascun nucleo familiare.
I buoni saranno quantificati per famiglia composta da un componente in
100 euro, 200 euro per due componenti, 300 per tre, 400 per quattro, 500
per 5 e 600 per 6 componenti e saranno spendibili entro e non oltre 30
aprile 2021. I buoni saranno erogati e nuclei familiari più esposti agli
effetti economici derivanti dall’ emergenza epidemiologica, ma, qualora
le risorse finanziarie lo consentano, potranno essere estesi anche ai
beneficiari di misure di sostegno economico di provenienza pubblica.
Nei giorni successivi alla scadenza il servizio sociale procederà
all’istruttoria delle domande e le famiglie verranno informate
sull’esito attraverso email o sms da parte della società che si occuperà
della gestione dei buoni. I cittadini riceveranno una notifica di
avvenuta registrazione e potranno collegarsi nella propria pagina
personale del sito dedicato attraverso le credenziali ricevute. Con tale
notifica verrà comunicato inoltre il codice pin personale per completare
la registrazione. I beneficiari ammessi a contributo riceveranno sul
proprio telefono cellulare un sms contenente un codice pin da digitare a
conferma della spesa presso il negozio. Per effettuare gli acquisti
negli esercizi commerciali accreditati presso i quali è possibile
spendere i propri buoni spesa è infatti necessario presentare la tessera
sanitaria per il riconoscimento e far visionare il pin. L’utente potrà
verificare dalla propria pagina personale l’importo assegnato, tutti i
movimenti che saranno registrati e l’estratto conto periodico e finale.
Per informazioni Assp tel. 0532 871610, dal lunedì al venerdì dalle 10
alle 12, o mail a buonispesacovid-19@asspterrefiumi.it.

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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I 5 articoli di Periscopio più letti negli ultimi 30 giorni

05.12.2023 – La manovra del governo Meloni toglie un altro pezzo a una Sanità Pubblica già in emergenza, ma lo sciopero di medici e infermieri non basterà a salvare il SSN

16.11.2023 – Lettera aperta: “L’invito a tacere del Sindaco di Ferrara al Vescovo sui Cpr è un atto grossolano e intollerabile”

04.12.2023 – Alla canna del gas: l’inganno mortale del “mercato libero”

14.11.2023 – Ferrara, la città dei fantasmi

07.12.2023 – Un altro miracolo italiano: San Giuliano ha salvato Venezia

La nostra Top five
I
 5 articoli degli ultimi 30 giorni consigliati dalla redazione

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

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Francesco Monini
direttore responsabile


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