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Da: Organizzatori

I volontari della Protezione Civile Trepponti e del gruppo scout di Porto Garibaldi hanno festeggiato la Pasqua andando di porta in porta a distribuire mascherine e buoni spesa – covid.

L’attività di una manipolo volontari, circa una ventina, è continuata anche il lunedì di pasquetta per non interrompere il servizio alla comunità e dare seguito all’intervento di sostegno alle famiglie.

Anche oggi continua la distribuzione di mascherine alla popolazione over 65 e alle fasce deboli, casa per casa. Fino ad oggi i volontari ne hanno consegnate oltre 7.000, recapitandole nella buchetta della posta degli aventi diritto, seguendo le liste anagrafiche fornite dai servizi comunali.

Il vice sindaco Denis Fantinuoli esprime gratitudine per l’impegno dei volontari “Queste festività pasquali ci hanno dato, ancora una volta, il segno della disponibilità dei volontari in questo momento emergenziale sia della Protezione civile Trepponti che i giovani del gruppo scout. Nulla è scontato. L’Amministrazione comunale ringrazia queste donne e questi uomini che hanno garantito continuità al servizio, donando il loro tempo alla comunità, anche durante le giornate di festa. Lo stesso impegno che le forze della Polizia Locale e le Forze dell’Ordine hanno garantito con un rinnovato slancio in questo fine settimana particolarmente esposto alle fughe verso le località turistiche”.

Procede speditamente anche la consegna dei buoni spesa – covid: ieri distribuiti nelle frazioni di San Giuseppe, Vaccolino e Volania.

Ad oggi sono state presentate 655 domande di buoni spesa – covid (623 on line e 32 a telefono): valutate oltre 325 richieste (32 telefoniche) da parte dell’ufficio servizi sociali e attivata la consegna per 331 nuclei familiari, per un totale di 3.472 buoni spesa- covid assegnati.

In occasione del ponte delle festività pasquali la Polizia Locale ha garantito il controlli del territorio con la presenza di 3 pattuglie al mattino e altrettante al pomeriggio, specificamente predisposte per verificare il rispetto delle misure restrittive imposte dal Governo e dalla Regione, per contrastare la diffusione epidemiologica del Coronavirus.

I controlli si sono concentrati sullo spostamento delle persone e sul rispetto della chiusura degli esercizi commerciali.

Complessivamente sono stati controllate 206 persone, 98 veicoli, 171 esercizi commerciali, 12 sono state le persone sanzionate per inosservanza del divieto di spostamento a piedi o in macchina ed un titolare di un esercizio commerciale è stato sanzionato per non aver rispettato le prescrizioni sulla vendita dei generi che non rientravano tra le categorie autorizzate.

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COMUNE DI COMACCHIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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