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da: organizzatori

E’ una creatura dal fascino quasi mitologico per la capacità di donare le sue gustose uova, delle vere e proprie perle preziose; e viene da sempre considerato il “signore del Po” perché può vivere sino a cento anni e pesare oltre 400 kg. E’ lo storione, il più grande pesce d’acqua dolce e salmastra diffuso in Europa, che Burana festeggia dal 12 luglio al 15 agosto per ben 5 fine settimana consecutivi e nel giorno di Ferragosto. Nella piccola frazione di Bondeno, sulla riva Ferrarese del fiume, la Sagra dello Storione e del pesce di mare è un appuntamento che si ripete ormai da oltre 30 anni. E a nobilitare molte ricette è proprio questo pesce dalle elevate doti salutari, con una carne morbida, il 18% di proteine, un basso contenuto di grassi e le famose uova dalle quali si ricava in caviale.
A Burana un’affiatatissima squadra di amici, che per l’occasione si trasformano in cuochi provetti, è pronta a deliziare i visitatori già dalle prime portate, con antipasti misti ai profumi del mare e antipasto agrodolce allo storione; si passa poi al risotto ai frutti di mare o allo storione, agli spaghetti torchiati allo scoglio e ai cappellacci di zucca al sugo di storione affumicato; la ricca carrellata di secondi prevede grigliata mista di pesce, fritto misto, spiedini di gamberi e lo storione in due varianti: alla griglia e in umido alla ferrarese; e se ancora non si è sazi, ad attendere i palati più fini c’è il piatto speciale a base di caviale con burro salato e carpaccio di salmone affumicato.
Le tracce dello storione sono antichissime, e si perdono negli angoli più remoti dell’Impero Romano, quando nuotava felicemente dall’Adriatico al Tirreno, finché la caccia indiscriminata ha finito per renderlo una specie rara, oggi protetta dalla convenzione di Washington; questa tradizione è da sempre fortissima nel Ferrarese, e ancora di più a Bondeno, che sorge proprio sulle rive del Po: fino a non molti anni fa, in queste zone era possibile trovare lo storione nel grande fiume e in molti dei suoi affluenti, oltre che lungo le coste adriatiche.
Da queste parti, poi, la buona cucina è una vera e propria religione, e non a caso Burana ospita il Museo della civiltà e della tradizione gastronomica, che in occasione della sagra può essere visitato. Per gli amanti della cultura, oltre al grazioso centro di Burana, merita una visita Bondeno, con la splendida pinacoteca Galileo Cattabriga e la Chiesa Arcipretale dedicata alla Natività di Maria Vergine, costruita nel 1114 per donazione di Matilde di Canossa, la Rocca Possente a stella, il Duomo di Bondeno e il Campanile di Matilde di Canossa. A meno di 20 chilometri, poi, c’è la splendida Ferrara con il suo centro storico, Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco.

Scheda
Luogo – Burana frazione di Bondeno – Ferrara
Data – 12/13 – 19/20 – 26/27 luglio 2/3 – 9/10 – 15 Agosto
Info: 3408505381
https://www.facebook.com/pages/Fuoriporta/443250589045999

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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