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Da: CNA Ferrara

Sono stati selezionati tra 21 candidati. Le start up, nate dopo il 2015, dovevano presentare progetti caratterizzati da innovazione nella loro quotidiana attività

Ferrara – Bytelabs di Nicola Bavarone, Scacco Matto srl di Wladimir Fezza e Scent srl sono le tre start up ferraresi vincitrici, per la nostra provincia, della edizione 2018 del Premio Cambiamenti, contest nazionale della Cna dedicato a neo imprese costituite dopo il 1° gennaio 2015, che abbiano saputo innovare prodotti e processi nel loro lavoro quotidiano.
I tre premiati sono, infatti, un esempio emblematico della innovazione più creativa e della ricerca di soluzioni evolute alle domande della società contemporanea, testimoniando, al tempo stesso, senso di responsabilità sociale e attenzione verso i bisogni e la cura delle persone. Tutte caratteristiche che si ritrovano, in forma diversa, nelle ventuno start up della nostra provincia candidate a questa terza edizione del Premio, tra le quali sono stati selezionati i vincitori, proclamati nel corso di una informale cerimonia che si è tenuta l’altra sera presso la Cna.
Originale e fortemente etico il percorso di Scaccomatto, azienda con diverse sedi in provincia, che fornisce servizi assistenziali e inserimento lavorativo per pazienti in trattamento psichiatrico, tramite il supporto degli utenti stessi. E che, già oggi, conta un 75% di dipendenti disabili. Ricerca, innovazione creativa e rigore scientifico sono le caratteristiche di Scent, start up che realizza dispositivi basati su sensori di gas nel monitoraggio e screening di tumori. E, infine, Bytelabs, azienda che ha individuato i propri ambiti di mercato nella consulenza e progettazione di software di test e misurazione, rivolti a professionisti e laboratori di ricerca.
A loro Cna garantirà l’inserimento nella ampia rete associativa delle proprie imprese, visibilità, consulenze specializzate e servizi mirati a supportarne la competitività e lo sviluppo. “Crediamo fortemente in queste imprenditori e imprenditrici – ha affermato il presidente di Cna Giovani Imprenditori, Bruno Faccini, rivolgendosi alle 21 start up ferraresi candidate a Cambiamenti – ne apprezziamo la volontà di mettersi in gioco, la convinzione nelle proprie idee e impresa. Per questo sosterremo il vostro progetto, assicurandovi il supporto necessario e l’accesso ad una rete imprenditoriale formidabile”.
“Imprese con voglia di fare, creatività, in linea con i tempi e le trasformazioni del mercato”, ha osservato il presidente provinciale della Cna Davide Bellotti, invitando tutti gli imprenditori presenti a portare le loro idee ed entusiasmo nell’economia locale e nella stessa Associazione.
I tre vincitori ferraresi parteciperanno alla selezione nazionale, già fissata a Roma per il 30 novembre. Queste le altre imprese che hanno partecipato alla edizione odierna di Cambiamenti: Agrisai 1601 srl, Altrosguardo Design – Mattia Menegatti, Brain srl, Bretelle Studio srl, Dynamic Box srl, Energhya srl, Furba srl, Marinati Cavalieri di Cavalieri Stefano, Marketeen srl, Metakeramos, Nuova Ivi srl, Officina68 – Società Cooperativa Sociale dell’arte e dei mestieri, Ok Cer, Pb Services, Pig’oh di Marco Pigozzi & C. sas, Puzzle Art srl, Villa Geras e www.lefantasiedicasa.com di De Angelis Emiliano.

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CNA FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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